Dopo le denunce de Il Tempo sullo stato di abbandono del Tevere, si muovono anche comitati e associazioni per restituire dignità e decoro al fiume della Capitale sommerso da rifiuti e baracche, per non parlare delle piste ciclabili in completo stato di abbandono.
«In uno solo giorno sono già centinaia le firme di cittadini che intendono evidenziare la gravissima situazione di inquinamento e di abbandono in cui versa il Tevere e i rispettivi argini, in modo particolare nel tratto che interessa la Capitale, una condizione da disastro ambientale – afferma Piergiorgio Benvenuti, presidente del Movimento Ecologista – Ecoitaliasolidale – Le strutture territoriali della nostra associazione sono attivate per una raccolta di firme che invieremo alla commissione petizioni presso il Parlamento Europeo, rimanendo inascoltate le continue segnalazioni inoltrate agli organi preposti alla salute del Tevere, in primis Roma Capitale, ed accendere da Bruxelles una luce di speranza rispetto ad un patrimonio ambientale e storico che non possiamo abbandonare. Alla nostra iniziativa saranno invitati comitati, associazioni e forze politiche che vorranno condividere un percorso di denuncia-proposta. Non è più ammissibile lasciare il Tevere in balia di chi vi scarica anche materiali tossici e pericolosi, con la golena ampiamente occupata da insediamenti abusivi ed abbandonata senza alcuna cura o manutenzione, quindi seriamente compromessa in ambito ambientale. Peraltro con una pista ciclabile che in molti tratti non può essere utilizzata per carenza assoluta di ogni forma di sicurezza per gli utenti a due ruote, come ad esempio il tratto nei pressi del quartiere della Magliana».
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