La Gazzetta dello Sport (M. Cecchini) – Che ci fa José Mourinho a una manciata di giorni di distanza da due partite che segneranno il destino della sua stagione, davanti a un plotone di giornalisti rilasciando interviste a raffica, subito dopo aver condotto un allenamento che lui stesso definisce “fake”? “Non sono contento di perdere un giorno di lavoro”, dice con faccia contrita.
Ma il “media day” organizzato dalla Uefa, d’altronde, sembra solo confermare lo spirito dell’ambiente giallorosso, che ha la testa solo alla finale di mercoledì contro il Feyenoord. L’occasione giusta per tornare a vincere un titolo dopo 14 anni. Il merito? Per tutti, solo e e soltanto delle Special One. Un amore così grande rende troppo vicino persino la scadenza del contratto, fissata al 2024.
E se per lui ci fosse un progetto alla Ferguson? Il portoghese sorride: “Dovrei rimanere fino a 79 anni. Troppo“. E allora recita la frase che leggete sopra, aggiungendo: “Sto bene qui e non sto pensando di partire prima della scadenza. Poi vedremo che direzione prenderà, a volte i progetti si avvicinano alle aspettative o si allontanano. Nel calcio conta l’oggi o al massimo il domani. Voglio restare qui anche la prossima stagione: è il modo più obiettivo che trovo per rispondere“.