Amato dagli allenatori e nello spogliatoio: storia di Pedrito che vinse ogni trofeo

La Gazzetta dello Sport (F.M. Ricci) – “Un sol“, “Un cielo“, “Un angel“. Così si parla di Pedrito, da tempo Pedro. Una pasta di ragazzo, ora uomo. Un tipo umile, silenzioso, con un gran sorriso e le qualità necessarie per essere un gregario campione del mondo, un tipo che muovendosi in seconda fila nella vita ha vinto due”tripletes” e 25 titoli. Uno che a giugno del 2008 vinceva il campionato di Tercera, la quarta serie, l’anno dopo la Champions League e quello dopo ancora il Mondiale. Senza immutarsi.

[irp posts=”636037″]

Guardiola per questo adorava Pedrito e lo portò in prima squadra, ma l’attuale allenatore del City non è stato l’unico a volere un bene dell’anima all’attaccante spagnolo. Del Bosque se lo portò in extremis al mondiale e gli fece giocare 5 partite, finale compresa.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti