Corriere dello Sport (J. Aliprandi) – Cagliari un pensiero felice. Leandro Paredes ha sicuramente un bel ricordo della sua prima trasferta in terra sarda, nel 2015 quando trovò la sua prima rete con la maglia della Roma che valse anche la vittoria in campionato. E così adesso Leo cerca una seconda “prima volta”, una rete che possa quindi interrompere il suo digiuno da gol che dura da maggio scorso e aiutare la Roma a trovare un successo importante per il morale e la classifica.
Mou si aspetta tanto da lui (“lo amo con il pallone tra i piedi”, ha detto in conferenza stampa prima del Servette), magari anche qualche rete in più rispetto agli ultimi anni (dal 2019 una rete a stagione), ma soprattutto che si prenda il centrocampo sulle spalle e guidi un reparto con tante defezioni.
Senza Renato Sanches e Pellegrini dovrà essere lui il leader in mezzo al campo e aiutare Bove e Aouar sia nella fase offensiva che in quella difensa. Nella quale lo Special One chiede un maggiore supporto a tutti soprattutto nel ritmo e nell’intensità. Questo dovrebbe essere il reparto che schiererà il tecnico, a meno di clamorosi cambiamenti. Quindi l’ipotesi di Cristante di nuovo a centrocampo, con Celik dietro tra i tre difensori centrali, oppure l’inserimento di Pagano da titolare o, caso estremo, Dybala e Belotti con Lukaku per un centrocampo a due più gli esterni. Situazione difficile da vedere dal primo minuto.
In ogni caso la Roma provata ieri – pur mischiando le carte in partitella – vede Kristensen di nuovo dal primo minuto da destra (sebbene sia Karsdorp che Celik abbiano fatto bene quando impiegati) e Spinazzola a sinistra. L’esterno – non convocato da Spalletti in nazionale – ha riposato per tutta la gara contro il Servette ed è pronto a tornare a spingere per sostenere la coppia Dybala-Lukaku.
In difesa senza Smalling, Llorente e Kumbulla dovranno fare gli straordinari sia Mancini – di nuovo con la fascia da capitano visto l’infortunio di Pellegrini – e N’Dicka, chiamato a dare una svolta alla sua stagione dopo i tanti errori di queste prime partite tra campionato e coppa. “Evan deve diventare un guerriero come lo era Ibanez”, ha detto recentemente il tecnico, elogiando la sua capacità di impostazione ma chiedendo di più sotto l’aspetto caratteriale. E a proposito di difesa, tra i pali torna Rui Patricio dopo la buona performance di Svilar in Europa League. Come l’ivoriano, anche il portoghese è chiamato a una svolta per aiutare maggiormente la squadra a difendere la porta. Mou ha fiducia in lui, così come in tutta la squadra che oggi pomeriggio scenderà in campo contro il Cagliari.