La Gazzetta dello Sport (C.Zucchelli) – Prima era l’attacco che andava bene e la difesa che prendeva troppi gol. Adesso il reparto offensivo non va più per la maggiore, ma quello arretrato ha ripreso a funzionare come i primi mesi della gestione Garcia. Se e quando troverà l’equilibrio, allora la Roma potrà davvero fare quello che Szczesny ha detto ieri a Sky: «Competere fino all’ultimo per lo scudetto, perché noi ci crediamo eccome».
SERENITÀ – Proprio il portiere polacco, nelle scorse settimane, si era lamentato — e parecchio — col tecnico per la fase difensiva della squadra, a suo dire troppo scoperta e incapace di contrastare gli avversari dentro e fuori area. Non che dovesse dirlo lui, a Garcia, che appena arrivato a Trigoria cercò, per dare sicurezza alla squadra, di migliorare proprio la difesa. C’era Strootman a fare da filtro, De Rossi e Maicon avevano due anni in meno, così come Totti, Florenzi era un equilibratore perfetto e Benatia e Castan una coppia impenetrabile, e questo non si può negare. Così come non si può negare che, dopo le difficoltà di inizio stagione, la Roma non è ancora la macchina da guerra del passato, ma certamente subisce molto meno. In difesa è più serena e aver lasciato a secco uno come Higuain, per di più al San Paolo, è la cartina di tornasole di una squadra che si sta ritrovando.
MANOLAS IN ATTESA – Squadra che, nelle ultime 5 gare (tre di campionato, una di Champions e una di Coppa Italia), ha incassato solo il gol di Maxi Lopez su rigore. Merito soprattutto dell’onnipresente Manolas (la compagna sta per partorire, ma lui dovrebbe partire regolarmente per Verona), ma anche delle parate di Szczesny (in particolare quella col Bate) e della fiducia che, partita dopo partita, sta acquisendo Rüdiger. «È vero — ha detto il centrale a “Kicker” — e di questo devo ringraziare Garcia che mi fa giocare titolare in una squadra che ha individualità di livello più alto rispetto allo Stoccarda». Rüdiger spende parole al miele per il tecnico, lo stesso fa Szczesny: «Lui è al 100% l’uomo giusto per noi. Ci mette impegno, sacrificio e determinazione, basta vedere quello che ha fatto nel periodo più complicato».
TRIGORIA SÌ, TRIGORIA NO – Per questo, dice ancora il portiere, «Sono fiducioso sul campionato. Siamo una buona squadra, a 4 punti dal primo posto, possiamo dire la nostra. È inevitabile per noi pensare ancora allo scudetto, che era il nostro obiettivo di inizio stagione e lo è ancora». Il suo invece di obiettivo, lo ha detto, è tornare all’Arsenal. Se succederà già a giugno è da vedere, mentre il destino di Rüdiger, per stessa ammissione del giocatore, è meno nebuloso: «Penso che la Roma mi riscatterà. Tornare allo Stoccarda non è nei miei pensieri, qui c’è molta pressione, dei tifosi e dei media, ma io sto bene». A maggior ragione ora che la squadra non prende più un gol (almeno) a partita.
MANOVRE – E, a proposito di mercato, val la pena ricordare che per la difesa la Roma continua a seguire Acerbi del Sassuolo, Tonelli dell’Empoli e Izzo del Genoa.