La Gazzetta dello Sport (A. Pugliese) – Adesso che l’incubo dei 30 milioni di plusvalenze entro il 30 giugno è di fatto alle spalle (anche se l’obiettivo è stato solo sfiorato e non raggiunto), spazio al piano B che poi è quello di andare a completare il piano di rafforzamento della Roma.

Già, perché la priorità oggi a Trigoria è la caccia ai gol della prossima stagione, considerando che Tammy Abraham sarà fuori fino a febbraio ed Andrea Belotti viene dalla peggior stagione di una punta da trent’anni a questa parte (zero gol in 31 partite di Serie A). Ed allora il mirino è ben fisso sulla Premier League, dove la Roma da un paio di anni cerca con continuità un po’ tutti i suoi rinforzi principali.

E stavolta, in particolare, l’occhio di Tiago Pinto si è posato su Gianluca Scamacca e Patson Daka, 24 anni per entrambi. Il g.m. giallorosso spera di poter dare il nuovo centravanti a José Mourinho entro il raduno del prossimo 10 luglio, quando Ja Roma tornerà a lavorare in quel di Trigoria. Non sarà facile. però, perché la Roma va a caccia di un prestito. Per Scamacca la Roma con il giocatore ha già un accordo di massima su tutto, ma c’è da convincere gli inglesi a lasciarlo andare in prestito oneroso, cosa assai complicata. Gli Hammers, infatti, chiedono anche un eventuale obbligo di riscatto, mentre la Roma è ferma al diritto.

Daka, invece, è stato pagato due anni fa dal Leicester 30 milioni di euro, ma qui la possibilità di “spuntare” un prestito è più ampia, visto che le Foxes sono retrocesse in Championship, il che presenta due controindicazioni: il giocatore che non vuole scendere di categoria e il club inglese che vuole “liberarsi” dei suo pesante ingaggio, 4,3 milioni di euro. L’unico dubbio è che anche lui rischia di partecipare alla Coppa d’Africa, esattamente come Aouar Ndicka.