La Gazzetta dello Sport (M. Cecchini) – L’onta non viene cancellata e la classifica resta imbarazzante: Bodo primo e Roma che deve guardarsi le spalle dal derelitto Zorya, correndo il rischio dei playoff per andare avanti in Conference League. La sconfitta dell’andata (6-1) resta tra le pagine nere della storia giallorossa e il 2-2 – santificato dalle reti di Solbakken, El Shaarawy, Botheim e Ibanez – non appaga la gente. Mourinho se la prende con l’arbitro nel tunnel: “C’erano due penalty per noi”. Vero, ma la pochezza del gioco stavolta è stata inquietante.
Nonostante una formazione quasi al completo, ragni dal buco i giallorossi ne cavano pochi, tanto che nel primo tempo il portiere Hakimi non deve effettuare neppure una parata. Poca roba davvero, perché Mkhitaryan sulla trequarti annega, mentre Abraham è un fantasma.
Solbakken segna l’1-0 a fine primo tempo, scatenando i primi fischi stagionali dell’Olimpico contro la Roma di Mourinho. Nella ripresa Mou si affida anche agli epurati, col rientro di Villar. Il risultato alla fine sarà 2-2. Restano i nervi e le proteste, e stavolta non si può dare neppure la colpa alle riserve. In generale, troppo poco per essere la Roma di Mourinho.