REPUBBLICA.IT (M. MONTI) – Se avere in rosa tanti calciatori convocati dalle rispettive nazionali è sintomo di grande competitività di una squadra, le soste per gli impegni delle varie selezioni, a Trigoria, destano da inizio stagione particolare preoccupazione. La già affollata infermeria della Roma – è salito a 19 il numero dei giallorossi ko dallo start del campionato – si arricchisce ogni qual volta la Serie A si interrompe per le soste delle nazionali: con lo stop diYanga-Mbiwa, le condizioni e da verificare di Pjanic e Torosidis, e i precedenti problemi di Keita con il Mali e di Destro con l’Italia a metà ottobre, sale acinque il numero di calciatori rientrati ‘acciaccatì (o indisponibili) nella capitale dopo aver giocato con la maglia del proprio paese (…)
Nella sconfitta per 3-0 della Bosnia, al minuto 62′ Miralem Pjanic ha accusato un giramento di testa, inizialmente spiegato dall’esplosione di un petardo lanciato nelle vicinanze del campo dai tifosi di Israele. In realtà, le cause sono da ricercare nel pre-esistente stato influenzale che lo aveva colpito già dallo scorso venerdì: “Sono stato male per un paio di giorni prima del match e ho giocato sotto farmaci – ha spiegato Pjanic rientrato oggi a Roma dove ha svolto lavoro di scarico con De Rossi e Nainggolan – Volevo aiutare la squadra ma purtroppo sul campo si è scoperto che non ero pronto e sono rimasto letteralmente senza fiato“. La Bosnia si trovava già sotto per 2-0 al momento della richiesta del cambio e questo potrebbe aver spinto il calciatore ad evitare ulteriori rischi: non sembra però in dubbio la sua presenza per la sfida di sabato contro l’Atalanta.
Chi, invece, non potrà aggregarsi con il gruppo nella trasferta di Bergamo è Yanga-Mbiwa: il calciatore francese, dopo aver giocato l’intera gara della Francia contro l’Albania, ha avvertito forti fastidi muscolari al bicipite femorale della gamba destra. Per lui semplice fisioterapia in attesa degli esami strumentali che martedì daranno risposte sull’entità del suo infortunio. Situazione che ricorda quella che colpì a metà ottobre il maliano Keita (solo 20′ minuti sabato con la sua nazionale a causa di alcuni problemi muscolari pregressi) quando il centrocampista tornò a Roma con un’elongazione al soleo sinistro riportata durante Etiopia-Mali, che gli impedì di essere utilizzato con la Roma per circa una ventina di giorni. Anche Torosidis, che aveva accusato un fastidio alla caviglia durante l’allenamento di rifinitura con la Grecia, ha poi disputato l’intero match – nella sconfitta per 1-0 – al pari di Manolas, che era partito con un affaticamento muscolare ma che non è stato risparmiato dal tecnico romano. I due faranno rientro nella capitale nella giornata di mercoledì, nonostante l’accordo tra la società giallorossa e la federazione ellenica prevedesse il loro congedo al termine della prima gara, la sconfitta per 1-0 contro Fær Øer che ha portato all’esonero di Ranieri.