La Gazzetta dello Sport (M.Cecchini) – Chiamarsi Lorenzo non è un merito, lo è invece vedere il proprio nome affiancato all’aggettivo “Magnifico”. Certo Insegne e Pellegrini non governano città come Lorenzo de’ Medici, ma il capitano del Napoli e della Roma nella storia minima del calcio si stanno già costruendo la loro nicchia d’importanza. Per questo motivo stasera sarà proprio Pellegrini a incarnare quello spirito che Fonseca ha chiesto ieri in conferenza: “Noi siamo pronti per questa partita, abbiamo gestito alcuni giocatori. Non voglio alibi, la squadra deve essere motivata. Mi aspetto una buona prestazione“.
[inline]
Quindi sarà proprio il numero 7 giallorosso a trasmettere le giuste motivazioni alla squadra. Partirà come trequartista ma se la partita faticherà a mettersi sui binari giusti è pronto anche ad arretrare in mediana. D’altronde tocca anche al capitano vincere l’idiosincrasia della Roma negli scontri diretti al vertice: in questa stagione contro le big sono arrivati 3 pareggi e 5 sconfitte. Numeri che non sono un trampolino per la qualificazione Champions, che però non cambierà il futuro di Pellegrini. Dopo un paio di incontri preliminari l’agente Pocetta e il g.m. Pinto hanno deciso di rivedersi a fine stagione per concludere la trattativa per il rinnovo del contratto. Il lieto fine è assicurato.