Roma, Mou studia tutte le mosse per la partita doppia

Corriere della Sera (G. Piacentini) – In un calendario che da domani fino alla sosta natalizia costringerà la Roma a giocare 8 partite (6 in campionato e 2 in Conference League), José Mourinho si trova a gestire una vera e propria emergenza, soprattutto in vista del doppio confronto all’Olimpico contro lo Zorya Luhansk (domani, ore 21) e contro il Torino (domenica, ore 18).

Due partite in cui il tecnico portoghese non potrà concedersi il lusso di alternare i pochi uomini a disposizione. In Conference, infatti, c’è bisogno di una vittoria contro la formazione ucraina per mantenere una speranza di qualificarsi primi nel girone – o almeno di blindare il secondo posto che porta però agli spareggi di febbraio contro le formazioni retrocesse dall’Europa League – e per questo motivo non sarà possibile fare troppo turnover e preservare molti titolari per il match contro il Torino, importante per mantenere il contatto con il quarto posto che vuole dire qualificazione alla prossima Champions League.

Ancora senza terzini sinistri di ruolo – Spinazzola, Vina e Calafiori lavorano a parte -, Mourinho è praticamente costretto ad andare avanti con il 3-5-2 che contro il Genoa ha dato delle buone indicazioni. Gli unici intoccabili (e insostituibili) sono Karsdorp ed El Shaarawy, la bella notizia per il tecnico portoghese è il rientro di Chris Smalling: entrato a Genova nel finale al posto di Kumbulla in preda ai crampi: potrebbe ritrovare una maglia da titolare in Conference o magari entrare a partita in corso e partire dall’inizio contro il Torino. Anche averlo a disposizione per una sola delle due partite consentirebbe a Mourinho di far riposare uno tra Ibanez (ieri ha compiuto 23 anni), Mancini e Kumbulla.

In coppa, probabilmente in attacco al fianco di Abraham o Shomurodov, troverà spazio Zaniolo, che proverà a conquistarsi una maglia anche per domenica. L’uomo del momento, Felix, non potrà giocare perché non inserito nelle liste Uefa: per entrare in quella dei giovani servivano almeno due stagioni nel club di appartenenza. Sarà più fresco domenica, dove può essere la grande sorpresa dal primo minuto.

In mezzo al campo ci sarà Veretout, che però non giocherà con il Torino per squalifica, aprendo un buco in visto che non ci saranno Cristante e Villar, alle prese con il Covid. Dando per scontata la conferma di Pellegrini e Mkhitaryan come intermedi, al centro potrebbe toccare ad uno tra Diawara (7 minuti finora in campionato), Darboe (64) o Bove (3). In alternativa, con Smalling a disposizione, potrebbe avanzare Mancini a metà campo: soluzione che è stata adottata in passato da Fonseca con buoni risultati, ma che Mourinho (almeno finora) non ha mai preso in considerazione.

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