Il Messaggero (G. Lengua) – Rinforzi a Trigoria non ne sono arrivati, se non due svincolati (Ndicka si aggregherà al gruppo il 17 luglio) e allora José Mourinho ha dovuto riprendere da dove aveva lasciato e cioè lanciare giovani. Tra i nomi sulla lavagnetta tattica negli spogliatoi è apparso quello di Pagano, appena sotto a quelli di Matic e Aouar.
In realtà Riccardo è un trequartista puro al quale piace spaziare in mezzo al campo, cercarsi palloni da trasformare in assist e gol. Se la descrizione, anche solo un istante, ha fatto pensare a Francesco Totti non è un caso. Pagano in Primavera indossa la maglia numero 10 ed è proprio la leggenda romanista a curare i suoi interessi attraverso la CT10 Management. Ennesima dimostrazione di quanto Totti ci veda lungo con i giovani e capisca chi ha o meno del talento: “Ho l’opportunità e il privilegio di averlo al mio fianco, con lui è bello parlarne, mi dà molti consigli, mi dice cosa fare e non fare dentro e fuori dal campo. La 10? Mi dà tanta responsabilità e mi piace averla”, ha detto Pagano in un’intervista di pochi mesi fa.
Mourinho lo ha visto più volte giocare con la Primavera dalla tribuna del Tre Fontane e si è convinto a portarlo con sé in ritiro nonostante sia un classe 2004 e ancora non abbia esordito in Serie A. Insieme a lui in Algarve ci sarà Pisilli, l’altro giovane in rampa di lancio. Tornando a Pagano, l’unica partita in cui è stato convocato è quella contro la Fiorentina, penultima di campionato e in piena emergenza infortuni.
Il prossimo sarà l’anno della crescita dopo che in Primavera ha realizzato 15 gol e 8 assist in 34 presenze. Finalmente è arrivato il momento di imporsi tra i grandi e dimostrare di avere le carte in regola per entrare nel calcio che conta. È a Trigoria da quando aveva 9 anni, scoperto e portato da Bruno Conti che lo ha visionato quando era al Villanova. Nelle ultime due stagioni la crescita di Riccardo ha seguito il percorso impostato dal responsabile del settore giovanile giallorosso Vincenzo Vergine.