Leggo (F. Balzani) – Entusiasmo da sold out sugli spalti, preoccupazione da troppo turn over in campo. Mourinho è pronto a riprendere in mano la Roma per ventidue giorni ad alta tensione con 7 partite tra cui il derby e gli acciacchi post Nazionale che riguardano tanti club di serie A. Le condizioni di Zaniolo e compagni saranno decisive per una prima tornata di turnazione che sembra obbligatoria nonostante i dubbi dello Special One. Dal ritiro dell’Italia, infatti, sono già tornati acciaccati Mancini e Pellegrini (ieri lavoro individuale) e c’è apprensione per le condizioni di Zaniolo che ieri non era nemmeno in panchina contro la Lituania. A loro si aggiunge Vina reduce dal giro del Sudamerica in una settimana e con un fastidio muscolare. Considerato che dopo il Sassuolo ci sono Cska Sofia (giovedì 16) e Verona (19) sembra scontato l’utilizzo di chi fin qui ha trovato poco spazio. A sinistra è tempo di esordio stagionale dal 1′ per Calafiori mentre al centro della difesa potrebbe rivedersi Kumbulla. A centrocampo, almeno in Conference, potrebbero trovare spazio Bove e Diawara che ieri è tornato dalla Guinea. «Alla fine è stata solo tanta paura, ma sto bene e sono felice di essere tornato», ha detto appena sbarcato. Su di lui era piombato il Galatasaray ma l’agente non ha trovato l’accordo col club turco. Resta (fuori rosa) anche Nzonzi che ha rifiutato l’Al Rayyan. In attacco, qualora Pellegrini e Zaniolo dovessero necessitare di recupero, si scaldano Zalewski e Carles Perez. Prevista staffetta, infine, per Shomurodov ed Abraham. Quest’ultimo si ritrova contro Boga, compagno nella Primavera del Chelsea.