Roma, missione Champions: Spalletti si affida all’esperienza

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Repubblica.it (M.Monti) – Non c’è tempo per soffermarsi troppo sulla convincente gara d’esordio contro l’Udinese. Tutti i pensieri di Luciano Spalletti, già dal fischio finale dell’arbitro Di Bello, si sono proiettati al ritorno dei preliminari di Champions League di martedì contro il Porto: con Florenzi costretto al forfait, Vermaelen squalificato e Manolas e Paredes usciti acciaccati dalla sfida con i friulani, sono tante le soluzioni tattiche che il tecnico dovrà vagliare per centrare il primo risultato stagionale del club. Una conquista che potrebbe coincidere con un ultimo scoppiettante scorcio di mercato.

EMERGENZA PORTO: SPAZIO ALL’ESPERIENZA – I guai al polpaccio destro costringeranno Florenzi a dover rinunciare, con tutta probabilità, alla sfida con i lusitani (arbitrerà il polacco Marciniak). Per Manolas e Paredes – risentimento all’adduttore sinistro per il primo, intossicazione muscolare per il secondo – bisognerà invece attendere le prossime ore per capire l’effettiva disponibilità ad essere schierati da titolari (da Trigoria filtra ottimismo). L’argentino, tra i più positivi contro l’Udinese, sta inoltre vivendo ore caldissime, considerato l’interessamento del Milan (e del Liverpool), pronto all’offensiva decisiva per portarlo alla corte di Vincenzo Montella. Sarà dunque il fattore esperienza – oltre ai responsi dall’infermeria – a guidare Spalletti nella scelta della formazione: Szczesny tornerà tra i pali al posto di Alisson, Bruno Peres occuperà il ruolo di terzino destro con Juan Jesus in corsia opposta, per conferire equilibrio al reparto difensivo completato dalla coppia Manolas-Fazio. Qualora il greco non dovesse farcela, di nuovo spazio ad Emerson Palmieri con l’obbligata coppia di centrali Fazio-Juan Jesus. De Rossi sarà chiamato a replicare la brillante gara d’andata come schermo in mediana davanti la difesa. Confermatissima la coppia di intermedi Nainggolan-Strootman che ha assicurato alla squadra dinamicità, resistenza e predisposizione alla ripartenza offensiva per tutto l’arco del match.

PEROTTI DAL MUSINO ALLA PRIMA DOPPIETTA IN A – Un match che ha subito l’inversione di inerzia grazie all’ingresso in campo di Diego Perotti. “Chi viene col musino, non gioca neanche la prossima” aveva commentato l’allenatore al termine della sfida in Portogallo, dopo la sostituzione del fantasista (apparso assai poco felice del cambio) in seguito all’espulsione di Vermaelen. L’argentino, con o senza ‘musino‘, è risultato determinante per incrementare la qualità del possesso palla e del palleggio. Determinante, e freddissimo, anche in fase realizzativa con la prima doppietta realizzata in Serie A. “Iniziare con una vittoria è sempre importante, anche per arrivare in fiducia alla sfida con il Porto. Sarà difficile – ha dichiarato al termine di Roma-Udinese – ma giocheremo per vincere approfittando del fatto di giocare davanti al nostro pubblico“.

ULTIMO FORCING SUL MERCATO – I tifosi, in caso di un risultato positivo, potrebbero accendersi d’euforia anche a causa del mercato: non è un mistero che l’eventuale qualificazione comporterebbe nuovo spazio di manovra per il ds Walter Sabatini. Borja Valero è l’oggetto del desiderio di Spalletti che però, conscio delle difficoltà celate dalla trattativa con la Fiorentina (i viola non intendono aprire discorsi se non a fronte di un incasso da oltre 15 milioni), potrebbe accogliere con un sorriso anche una soluzione alternativa: un terzino sinistro che possa assicurare un sereno recupero a Mario Rui e garantire completezza all’organico per questi primi mesi di stagione (piace, eccome, Darmian). Vainqueur, Iturbe e Ricci i tre nomi in uscita.

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