di Lorenzo Pompili
STEKELENBURG 5,5: Non può nulla sui gol, ma non sembra sicuro come nelle precedenti uscite.
CASSETTI 5: Forse paga la lunga assenza, ma da quando è rientrato ha dimostrato di non avere il passo e la lucidità necessaria. Si dimentica Nesta in occasione del secondo gol rossonero. E non solo.
JUAN 5: Ha gravi colpe sul vantaggio di Ibra. Per il resto non è ancora lontano dai suoi livelli. Dal 71′ HEINZE sv.
BURDISSO 6: Il più concentrato della retroguardia, segna anche il gol del momentaneo 1-1 con un importante stacco di testa.
J. ANGEL 5: Attacca con costanza, ma in fase difensiva lascia ancora a desiderare. E nel finale cala vistosamente.
GAGO 6: Un passo indietro rispetto alla prestazione di Genoa. Dal 62′ LAMELA 6,5: Il trequartista entra e dà vivacità all’azione offensiva. Da una sua progressione (e conclusione) nasce il gol di Bojan.
DE ROSSI 5,5: Crolal assieme ai compagni di reparto: che non sono i centrocampisti, ma i difensori. Boateng gioca male, ma limita notevolmente i suoi movimenti.
PIZARRO 6: Gioca con grande intensità. Tocca un numero impressionante di palloni. Peccato che spesso tardi la conclusione quando ha lo specchio aperto.
PJANIC 6,5: Luis Enrique lo elegge il migliore in campo assieme a Lamela. Così minuto, così guerriero. E con i piedi buoni. Incarna il progetto Roma. Un punto fisso da cui ripartire.
BORINI 5: Dopo il primo gol in serie A di Genova oggi riesce a rendersi pericoloso solo in un’occasione. Esce prima della fine del primo tempo per infortunio. Corre molto. Troppe volte a vuoto. Dal 39′ BOJAN 6: Entra a gara in corso, ma fino al gol non riesce a dare freschezza al gioco della Roma.
OSVALDO 5: Sgomita e si danna. Ma non gli riesce di capitalizzare i palloni che passano fra i suoi piedi. Abbiati gli nega il gol del pareggio.
LUIS ENRIQUE 5: Che la Roma non sia neanche a metà dell’opera, penserà l’allenatore stesso ad ammetterlo nel post partita. Punta su Borini e la scelta non si rivela azzeccata.