Per dire le cose come stanno, ha preferito mettere da parte l’italiano. Alla ripresa degli allenamenti, Luis Enrique ha tenuto a rapporto la Roma, dopo lo sfogo del post sconfitta con il Milan. E lo ha fatto ricorrendo ad uno spagnolo rabbioso: quaranta minuti – un record – di strigliate, perché certe disattenzioni non si ripetano. Il tecnico (che ha disposto le sedute al pomeriggio, senza riscuotere il 100% dei consensi) ha salvato l’atteggiamento del secondo tempo contro i rossoneri, ma la leggerezza con cui i suoi uomini hanno difeso, così come quella con cui si sono mossi nell’area avversaria, proprio non gli è andata giù. Per la prima volta, però, il gruppo ha presentato un’arringa: «Dobbiamo esercitarci di più su alcune situazioni difensive, come i calci da fermo». Per l’allenatore, tuttavia, è tutta una questione di fame: per marcare Ibra ce ne voleva ben altra.
La Stampa – Simone Di Segni
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