La Gazzetta dello Sport (A. Pugliese) – Qualcuno, scherzandoci su, l’ha chiamato anche Capitan quarantena. Senza nulla togliere a Dzeko, ma se c’è un giocatore che insieme al capitano bosniaco ha fatto di tutto per tenere la Roma unita in questo periodo di lockdown, quello è proprio Lorenzo Pellegrini. È fatto così: schietto, sincero, buono di animo e anche di cuore. E ci tiene a ripartire, perché ha capito che molto del futuro della Roma dipende dal fatto che quel pallone torni presto a rotolare. In questi due mesi è stato spesso al telefono, ha cercato di far sentire la sua vicinanza ai compagni più fragili dal punto di vista psicologico, ha svolto un ruolo chiave nell’accordo sul taglio degli stipendi. Insomma, la quarantena l’ha visto protagonista in prima persona. Adesso sarà da capire quale sarà il suo futuro. Fosse per lui resterebbe per sempre alla Roma, esattamente come il club vuole continuare a puntarci come giocatore e come uomo. Ci sono i conti della Roma però da sistemare e se il campionato dovesse ripartire, le possibilità di una cessione del numero 7 sono basse. In caso di stop definitivo della stagione invece si alzerebbero.