Dall’ultima volta che si sono incontrate Livorno e Roma è cambiato praticamente tutto. I giallorossi aprivano la stagione pieni di punti interrogativi, in un clima che era passato dallo sconforto all’incertezza, con i tifosi sfiduciati e uno strano tipo in panchina, un francese di cui si conosceva poco, quantomeno in Italia, e che, dopo il “no” di Allegri, sapeva di ripiego o al massimo di un’altra scommessa, e soprattutto viste le precedenti stagioni poteva benissimo unirsi al coro del “noi c’abbiamo il progetto, ma non lo realizzeremo mai”. Un mercato, sicuramente efficace, ma con qualche cessione dolorosa, e la paura di continuare sulla scia degli errori del passato. Il Livorno era invece neopromosso, con Davide Nicola in panchina e apriva la sua avventura in Serie A contro una grande ma non troppo, tra l’altro una che le prime spesso le sbaglia.
Già quella partita diede dei segnali forti, dei segnali di cambiamento, soprattutto perché a sbloccarla fu Daniele De Rossi con un gol capolavoro, un gol che stava lì per dire: “siamo tornati e siamo forti”, nuovo e vecchio che si rinnovano insieme in quella Roma dal sapore francese, o in quel francese che sa di Roma, che piano piano stupirà tutti…
Domani all’Olimpico entrambe al giro di boa, ognuna con la propria lotta interna: il Livorno frastornato dal cambio di panchina, dalle contestazioni, da quell’ultimo posto in classifica che ti fa scendere in campo più con la paura di perdere che con la voglia di vincere, e la Roma che seppur consapevole non dovrà cadere nella facile tentazione di avere la testa alla partita che deve venire, essere qui ed ora sarà l’unica via possibile per poter guardare lontano in futuro. Questo Garcia lo sa bene, motivo per cui ha tenuto a ribadirne l’importanza oggi in conferenza stampa: “Nessun calcolo contro il Livorno, penserò alla Juventus alle 20.30 di domani sera, non prima…”. A queste parole si potrebbe aggiungere che guadagnare i tre punti domani sia il modo migliore, o forse l’unico, per pensare davvero agli uomini di Conte, alla sfida, sia quella sul campo martedì, sia a quella più lunga e combattuta, quella che è iniziata da tempo e che nonostante la sconfitta a Torino nessuno dei giallorossi ha intenzione di abbandonare…
Umberto Ruggeri