Corriere dello Sport (R.Maida) – In un’impeto di nostalgica magia, il film europeo offre il remake di un duello andato in scena nella stessa città dieci anni e tre giorni prima: il 6 marzo del 2007 la Roma, già allenata da Spalletti, vinse 2-0 a Lione in un ottavo di finale garantendosi l’accesso al turno successivo. In campo c’era Francesco Totti, che segnò di testa l’1-0 prima dei sette doppi passi di Amantino Mancini, e c’era Daniele De Rossi. Ora cambia la competizione, che è l’Europa League e non la Champions, e cambia lo stadio, perché il Lione bontà sua si è costruito una casa di proprietà, ma il fascino della sfida non è cambiato: ancora Lione-Roma, allora, con andata il 9 marzo in Francia e ritorno il 16 all’Olimpico, in tutti e due i casi alle 21.05. Proprio Amantino Mancini non dimentica la notte migliore della carriera: «L’avevo pensato così quel gol. Una serie di doppi passi e poi il tiro – ha detto a tuttomercatoweb – ho grandi ricordi di quella serata. Ma questa Roma è più forte del Lione, ha più qualità della nostra, e può vincere l’Europa League».
OTTIMISMO – Poteva andare meglio, certamente, nel sorteggio di Nyon, dove l’ambasciatore della finale di Stoccolma Patrik Andersson rideva sotto la barba incolta quando ha estratto i nomi dei due club. Tanto più perché la Roma, tra domani e appunto il 9 marzo, giocherà quattro partite ad altissimo coefficiente di difficoltà: Inter fuori, poi il derby di Coppa Italia, il Napoli in casa e il Lione fuori. Dodici giorni in apnea. Se guardiamo altri accoppiamenti, lo scioglilingua belga Genk-Gent oppure Copenaghen-Ajax e Apoel-Anderlecht, si capisce che le palline dell’Uefa non sono state amichevoli. Ma il vero ostacolo che a Trigoria temevano, il Manchester United, è stato evitato. E anche le due tedesche, come il Besiktas, forse mettevano più angoscia. Il Lione, che è meno forte di 10 anni fa, è quarto in classifica nel campionato francese a 13 punti dal terzo posto occupato dal Nizza di Balotelli. Ed è retrocesso dalla Champions League finendo dietro a Juventus e Siviglia.
REAZIONI – Ha segnato 11 gol in due partite all’Az Alkmaar nei sedicesimi, schiera giocatori di qualità come Lacazette, Tolisso e Gonalons, richiesti dalle migliori società d’Europa, ma il Lione è alla portata della Roma, come ha ammesso Luciano Spalletti. «L’urna è stata coerente – ha detto – con noi è sempre molto attenta… È un sorteggio difficile, ma siamo felici di accettare questa sfida. Possiamo guardare con ottimismo a qualsiasi tipo di partita. È vero, forse sarebbe stato meglio incontrare altre squadre, ma quando incontriamo club inferiori a noi cala anche il nostro rendimento, quindi bene che il livello sia alto». Chiederà consigli sugli espedienti del collega Genesio a Clement Grenier, appena arrivato proprio dal Lione. Grenier non potrà giocare ma potrà suggerire: «Certamente può essermi utile perché conosce bene quella squadra e quel club, che si è rilanciato dopo un momento difficile e ha un progetto ambizioso. Del resto tutti chiedono consigli ai calciatori che hanno giocato nell’altra squadra». Lo farà anche il Lione che in organico ha Mapou Yanga-Mbiwa, difensore ricordato con affetto dai tifosi della Roma per aver deciso un derby decisivo per l’ingresso in Champions League.