Corriere della Sera (G. Piacentini) – Fare risultato stasera (ore 18.30, arbitra Pairetto) a Bologna per rimanere agganciati al quarto posto. È quello che vuole José Mourinho dalla Roma, per mantenere alta la motivazione e continuare a creare un gruppo squadra solido, che si sta cementando nelle difficoltà.
“Il gruppo di testa è lì – le parole del portoghese – in un campionato si perdono partite, punti, giocatori, Per qualche ragione loro sono lassù: Inter, Atalanta e Milan erano in alto lo scorso anno e sono in alto adesso, e anche il Napoli. Se noi possiamo stare lì vicino è meglio oltre che maggiormente motivante: avere meno punti di distanza ti da un’altra carica“.
Ha giocato due partite consecutive Smalling, che va gestito e potrebbe riposare. “Chris è un grande giocatore, ma non siamo in emergenza in difesa, non deve giocare per forza. Lo gestiremo e deciderò anche in base a come si sentirà lui. L’opinione dei giocatori è molto importante, se mi dice che si sente benissimo gioca, se si sente al 99% lo proteggo“.
Chi sta dando il massimo è El Shaarawy, che da esterno a tutta fascia con il recupero di Vina potrebbe anche traslocare a destra per dare un turno di riposo a Karsdorp, diffidato insieme a Mancini, Abraham e Cristante. “Stephan non lo abbiamo mai provato a destra, ma se arrivasse il momento di difficoltà, sono certo che farebbe bene anche lì. Sta bene psicologicamente, sta bene la sua anima, era tanto che non giocava così. Sta disputando una stagione in crescendo e se deve giocare a destra lo farà”.
Un altro calciatore che sta trovando una nuova dimensione è Zaniolo. “Ovviamente non può fare il terzino, ma può giocare come 10, come mezzala, come punta unica punta, con voglia, empatia, mentalità. Abbiamo lavorato per tanto tempo per farlo giocare come ala con un determinato tipo di libertà, e il ruolo più simile è questo delle ultime due gare, come secondo attaccante“.
Sulla panchina del Bologna ritroverà Mihajlovic, che lo ha ringraziato pubblicamente per essergli stato vicino nel periodo della sua malattia. Mourinho si commuove. “Non mi deve ringraziare, gli sono stato accanto nel mio piccolo con il cuore. È uno dei nostri, super amico del mio fratello piccolo, Stankovic. Noi persone pubbliche quando facciamo cose sbagliate abbiamo un’influenza negativa, lui invece ha un’influenza molto positiva su tante persone che soffrono. Ha dimostrato un coraggio straordinario, è stato un esempio incredibile. Sono io che a nome di tanti lo devo ringraziare“.