Pagine Romaniste (R. Gentili) – La Roma rinasce. Claudio Ranieri, oggi nel club dei 15 allenatori giallorossi con 100 panchine ed omaggiato da tutto lo stadio, l’ha detto e ridetto: “Dicembre ci dirà chi siamo”. Se l’inizio è questo, le prossime novelle saranno rassicuranti. La Roma respira. Cala il poker (4-1) contro il Lecce regalandosi una boccata d’aria e d’entusiasmo necessaria ora più che mai. Stacca la zona retrocessione, allontanata almeno fino a domani. Apre Saelemaekers, Krstovic annulla su rigore regalato da Saud, entrato al 20’ al posto dell’infortunato Celik. Nel secondo tempo la Roma dilaga con Mancini, Pisilli e Koné.
LE PAGELLE
Svilar 6 – Il Lecce si presenta solo quando Krstovic calcia il rigore, spiazzandolo. Non deve intervenire in nessuna situazione precedente.
Mancini 7 – Di nuovo capitano, si dà il cambio con i colleghi per reggere la barricata. La decora firmando il raddoppio con una girata alla Vucinic: El Shaarawy mette dentro dalla stessa zona in cui De Rossi (!) nel 2010 aveva trovato il montenegrino. In panchina sempre Ranieri.
Hummels 7 – Ha destato preoccupazione per l’uscita negli ultimi minuti contro l’Atalanta. Sentimento che non gli suscitano gli affondi salentini. Chiude la lampo della difesa ogni qualvolta il Lecce osa provare a metterci le mani. (Dal 79’ Hermoso sv – Tornato ad allenarsi in gruppo, rientra subito anche in campo).
N’Dicka 6,5 – Costantemente attento dietro, propositivo avanti: Dybala gli devia però il colpo di testa.
Celik sv – Lui o Saelemaekers a destra? Entrambi. Resta titolare, confermandosi punto di riferimento, per volontà o necessità, della zona bassa della fascia. Basso è anche il minutaggio che riesce ad ottenere. Esce per un fastidio muscolare dopo soli 20’ ed essersi fermato precedentemente. (Dal 20’ Saud 6 – Via, in campo per la seconda volta in campionato. Che poi è anche quella buona per non ricevere ulteriori critiche. Primo tempo horror: sbaglia subito un controllo, procura il rigore del pareggio. Segue poi la parabola di chi gli è davanti, Saelemaekers, ammonito prima di segnare: lui, quindi, dopo il fallo realizza l’assist per Pisilli).
Koné 7 – Sempre in giro alla ricerca di palloni da trasformare in rose. Da un suo recupero, magari al limite, arriva l’1-0. Non si ferma mai. Fino a segnare il primo gol romanista
Paredes 6,5 – La Roma cerca un amministratore delegato, a centrocampo chi pensa a gestire le operazioni è stato (ri)trovato. Tiene in ordine, fin quando non si scorda le regole del buon centrocampista e con un passaggio, lento, in orizzontale regala il contropiede al Lecce.
Angelino 6 – Si slancia quando vede i compagni avanzare. Segue lo stesso ritmo e così si abbassa.
El Shaarawy 6,5 – Asso nelle maniche della Roma. Assist nei suoi piedi. La cura Ranieri tocca anche lui. Crea i primi due gol romanisti. Taglia con grazia lo spazio per inserire la palla che Saelemaekers mette dentro. La sinergia viene riprovata alla mezz’ora: questa volta però il belga è precipitoso. Fa precipitare sulla testa di Mancini il cross del vantaggio. (Dal 79’ Zalewski sv)
Saelemaekers 6 – Cimabue. Fa una cosa (il gol) e ne sbaglia due (di occasioni). Torna da titolare dopo gli ottimi ingressi in corso d’opera. Lento è stato il rientro, lenta è la palla che vale il vantaggio. Affrettata, invece, la seconda occasione che gli regala ElSha: lo spazio ed il tempo per un controllo c’erano, l’entusiasmo e la fiducia acquisitati lo portano a calciare immediatamente. Bravo ad inserirsi, Dybala lo nota immediatamente: troppo buono davanti a Falcone. Ricambia il favore prima di uscire. La sufficienza è per il gol. (Dal 56’ Pisilli 7,5 – Il primo tentativo finisce su Falcone, il secondo all’angolino. Alla corsa e al dinamismo apprezzati di Ranieri, aggiunge l’essere propositivo: mai nel posto sbagliato, compie un recupero incredibile partendo da trequarti ed arrivando a sbarrare l’ingresso in area. Conclude la serata mettendo a referto anche l’assist del poker).
Dybala 6,5 – Centravanti per “non dare punti di riferimento”. Dove mettere la palla lo sa sempre, dove occorre stare quando non c’è da inventare non proprio: blocca il colpo di testa di N’Dicka, impedendogli di arrivare in porta. Prova quindi a mandarci Saelemaekers, che non sempre sa leggere l’indirizzo di casa Falcone. Si scambiano poi i ruoli, ma Paulo anziché colpire il portiere leccese (e romanista) manda fuori.
Ranieri 7,5 – “Dicembre ci dirà chi siamo”. Il Lecce dice che la cura sta prendendo forma. La Roma torna a vincere, convincendo e giocando una partita propositiva. Tre i gol fatti, un paio – almeno – quelli sfumati. Ed uno, quello subìto, frutto ancora di un errore – meglio parlare di ingenuità – singola, questa volta di Saud. Ma tutto è bene quel che finisce, e comincia, bene.