Tuttosport (D. Marchetti) – Un esordio in Europa League che sa di beffa per la Roma, avanti per 85 minuti della partita e recuperata nel finale. A Dovbyk risponde Paredes, quello dell’Athletic però, e con il Bilbao finisce 1-1. Per la cura Juric servirà ancora un po’ di tempo e se rispetto a domenica cambia il risultato, quello che resta uguale, almeno nei primi minuti, è la contestazione della tifoseria alla proprietà. “Continua il dissenso con 15 minuti di silenzio”, è lo striscione in Curva Sud durante il pre partita. Resta anche qualche fischio alla squadra, con i più pesanti rivolti a Cristante durante la lettura delle formazioni perché lui, come Lorenzo Pellegrini (non convocato per infortunio) è accusato dal tifo romanista di non aver dato abbastanza per De Rossi.
L’avvio di partita resta lento con la Roma che non riesce quasi mai a saltare la prima pressione dell’Athletic. La squadra di Valverde, però, di pericoli non ne crea e con il passare dei minuti sono i giallorossi a prendere coraggio. Come quando al 32′ Baldanzi serve Angelino che di prima mette un cross per il colpo di testa di Dovbyk che a due passi dal portiere schiaccia e non sbaglia. Spazio alla staffetta Dybala-Soulé, con Matias che ha sui piedi la palla del 2-0 dopo un errore difensivo di Paredes, ma l’argentino calcia addosso al portiere. L’allenatore giallorosso capisce che la squadra si sta abbassando troppo e nel finale paga una dormita difensiva che permette ad Aiton Paredes di pareggiare, staccando tra Mancini e Cristante. Al triplice fischio il risultato rimane sull’1-1 e i Friedkin restano al centro della protesta.