Parlando di giocatori classe 1992 solo Alexander Merkel (882′ con il Genoa) ha giocato in campionato più del «Coco» Lamela (844). Il terzo è il palermitano Acquah (792). Merkel, che ora è ritornato al Milan, è stato sempre a disposizione degli allenatori rossoblù (prima Malesani, ora Marino), Lamela ha potuto giocare solo dal 23 ottobre — Roma-Palermo — per un infortunio alla caviglia, eredità del Mondiale under 20.
Merito di Luis Enrique, che nei giovani ci crede davvero e non solo a parole, e merito di Lamela che non ha avuto problemi a inserirsi in un calcio difficile come quello italiano e ad affrontare le pressioni di Roma. Il d.s. Walter Sabatini è stato conquistato dal «talento stradaiolo» di Lamela, capace di coniugare qualità e grinta; Luis Enrique ne ha sempre lodato l’impegno in allenamento e nessun complimento migliore può arrivare dal tecnico asturiano; l’a.d. Claudio Fenucci ne aveva verificato la tenacia anche in sede di stesura del contratto.
Erik ha parlato con il giornale argentino «Olè» e raccontato i suoi primi mesi a Roma: «Senza contare gli argentini, Totti è il giocatore che mi dà più consigli, è uno di quelli con cui parlo di più. La lingua? Tra noi due ci intendiamo. È un giocatore storico per il club, è l’idolo di tutti i tifosi, si impara tanto da lui e ha una condizione fisica incredibile. Io il suo erede? Gli sono grato di averlo detto, ma devo stare calmo».
Abituato a giocare nel River Plate (32 presenze e 4 gol nella stagione scorsa), Lamela non era sicuro di poterlo fare anche nella Roma: «Sono contento di questi primi mesi. All’inizio ho potuto giocare poco per l’infortunio, ma, una volta tornato, ho trovato subito il ritmo e un posto in squadra. Sono stato accolto bene fin dal primo momento, nonostante l’inattività iniziale. Ora mi sento come un re. Con la squadra che abbiamo possiamo arrivare in alto. La nostra è una proposta offensiva, abbiamo giocatori che possono decidere una partita, anche se ancora non abbiamo trovato regolarità».
Mercato: oggi può essere il giorno del passaggio di Gianluca Caprari al Pescara, in prestito con diritto di riscatto dellla metà. Dal Brasile danno per fatto l’acquisto di Marquinho, pronto a salire sul primo aereo. Alla Roma smentiscono. Dalla Grecia voci sull’argentino Leto, 25 anni, centrocampista offensivo del Panathinaikos, 15 gol in 17 giornate (5 rigori). Anche lui è extracomunitario. Il brasiliano arriverebbe in prestito (450 mila dollari e riscatto a 3,5 milioni di dollari). Leto costa 7/8 milioni di euro.
La Lega calcio ha fissato il recupero (25 minuti) di Catania-Roma: martedì 7 febbraio alle 20.45 o mercoledì 15 alle 20. Dipende dalla Coppa Italia: prima data se la Roma uscirà contro la Juve, seconda se passerà il turno (24 gennaio, ore 20.45).
Corriere della Sera – Luca Valdiserri