Corriere della Sera (L.Valdiserri) – Quella di stasera, per Edin Dzeko, sarà la partita dei grandi numeri. Il centravanti bosniaco ha segnato a 89 club diversi, nella sua carriera, ma mai al Chelsea (3 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte, tutte con la maglia del Manchester City). Inoltre giocherà la sua partita numero 100 con la maglia della Roma. Nel primo caso, la prende per il verso giusto: «Questo fatto non mi bloccherà di certo. Anzi, semmai sarà uno stimolo in più per fare bene e per segnare, visto che io voglio fare gol a ogni partita per aiutare la squadra. Il Chelsea è una delle squadre più forti, per cui segnare ai più bravi è un merito in più. Anche se non è mai facile fare gol in Champions League». Nel secondo caso si prende una piccola rivincita: «Cento partite? Ne sono molto contento. Magari qualcuno, dopo il primo anno, non l’avrebbe mai pensato. Io, invece, sono molto contento di quello che sono riuscito a fare in questi due anni e mezzo in Italia. È stata un’esperienza formativa, mi sento molto bene, sono felice dei gol segnati in questo periodo. Come si dice: invecchiando si migliora. Ma io voglio giocare ancora per tanto tempo. La nomination tra i primi trenta del Pallone d’oro? Ne sono felice, anche se so che non lo vincerò io. Devo dire grazie ai miei compagni di squadra se sono arrivato fin qui».
La Roma deve rifarsi della sconfitta contro il Napoli: «Dovevamo dare tutti qualcosa in più, io per primo». Il Chelsea esce da un clamoroso k.o. contro il Crystal Palace: «Ma questa è la Premier League, puoi perdere anche contro l’ultima in classifica. Questo significa che troveremo un avversario ancora più arrabbiato. Ma lo siamo anche noi». Marcos Alonso ha detto che sarebbe proprio Dzeko il giocatore che leverebbe alla Roma per la partita di stasera. Il bosniaco sorride, incassa il complimento e rilancia: «Ringrazio per la considerazione, ma ormai è troppo tardi per togliermi di mezzo: sono già qui. Io, se potessi, ne leverei cinque al Chelsea perché sono tutti forti. Ma poiché non è possibile ci rimane una strada sola: giocare al massimo, come squadra, e fare una grande impresa». Contro Atletico Madrid e Napoli – i due impegni più duri che la Roma ha dovuto affrontare in questo inizio di stagione – Dzeko ha ricevuto pochi palloni ed è rimasto troppo isolato in attacco. Per giocarsela alla pari contro il Chelsea, che ha battuto l’Atletico in trasferta e perciò sarebbe praticamente qualificato in caso di vittoria stasera, serve il miglior Dzeko ma serva anche una squadra che lo sappia rifornire. La grande domanda è proprio questa: la Roma che ha fatto passi avanti nella fase difensiva riuscirà a giocare come vuole Di Francesco anche in attacco?