Il Messaggero (G. Lengua) – Cinque giorni al 30 giugno, data in cui la Roma dovrà presentare un bilancio dove alla voce plusvalenze figuri il numero 30, ossia i milioni da incassare dalle vendite di giocatori. Tiago Pinto ci sta riuscendo, l’ultimo piazzato è Justin Kluivert volato al Bournemouth per 10 milioni più 1 di bonus e si tratta di una plusvalenza di 7.
Inoltre, lo scorso anno il Fulham era disposto ad offrire 8 milioni (l’affare era saltato per un problema con il permesso di lavoro), venderlo a 11 a distanza di una stagione e a un anno dalla scadenza del contratto, rappresenta un’operazione più che valida. Per adesso, però, è lui l’unico “ramo secco” che il gm è riuscito a tagliare, perché la cessione di Tahirovic potrebbe rappresentare un rimpianto nel futuro.
Ma d’altronde quando l’Ajax offre 8,5 milioni (bonus compresi) per un giocatore che ha collezionato solo 11 presenze in Serie A per un totale di 350 minuti, è difficile dire di no. La plusvalenza in questo caso è di 5 milioni, con la quale si arriva a un totale di 12 dalle cessioni. E grazie all’operazione Tahirovic potrebbero arrivare milioni in più anche per le vendite di Missori e Volpato. Il Sassuolo li vuole entrambi, ma il cartellino del centrocampista è improvvisamente aumentato. La Roma lo ha valutato al pari del suo ex compagno di squadra volato in Olanda, dunque, non ha intenzione di scendere sotto gli 8,5 milioni.
Pinto, che la prossima settimana sarà a Milano, da entrambi vorrebbe incassare 11/12 milioni che porterebbero il totale delle plusvalenze a 23/24. Mancherebbero a quel punto solo 6 milioni che possono entrare con la cessione di Carles Perez al Celta Vigo. Allo spagnolo manca un anno di contratto e non può essere ceduto in prestito, lui sta forzando la mano con la complicità dei galiziani per strappare una vendita a prezzi favorevoli. Ma considerando che a bilancio sta ancora a 3 milioni, la Roma non vorrebbe venderlo a meno di 8/9. Curiosità: in Spagna scrivono che la Uefa avrebbe eliminato Mourinho dal Football Board a seguito del suo sfogo in finale di Europa League e quindi prima delle dimissioni indirizzate a Boban. Ma la comunicazione non è stata mai resa pubblica.