Roma, la punta stregata

Il Messaggero (S.Carina) – Per qualche ora è sembrato un blitz in piena regola. Che tuttavia non ha avuto buon esito. La Roma, preso atto delle difficoltà di arrivare a Marcos Leonardo, è piombata ieri su Beltran. E il termine utilizzato non era a caso. Perché il trasferimento in viola del centravanti italo-argentino del River Plate, finito nel mirino anche del ct Mancini per un eventuale futuro in azzurro, per l’intera giornata è sembrato in forte dubbio. A tal punto che a Firenze hanno iniziato a temere un sorpasso che avrebbe avuto del clamoroso.

Anche perché la Roma, pur non raggiungendo le cifre offerte dal club viola al River Plate (20 milioni più 3 di bonus) lo aveva superato nella proposta al ragazzo: 2,5 milioni contro l’1,8 offerto dalla Fiorentina. Il fratello-agente del ragazzo, ha così bloccato tutto. È bastato però un ulteriore rilancio sullo stipendio da parte di Commisso per strappare il sì del centravanti che ha quindi mantenuto la parola e oggi sbarcherà a Firenze. A meno di clamorosi voltafaccia, stile Milinkovic-Savic per intenderci (che fece le visite mediche per la Fiorentina per poi firmare con la Lazio), anche il capitolo Beltran si chiude qui.

Protagonista nella vittoria dei Millionarios nell’ultimo campionato con 12 gol segnati in 25 partite, Beltran è un attaccante capace di svariare su tutto il versante offensivo, veloce e bravo nel dribbling. Classe 2001, non è altissimo (176 centimetri) ma è abile in area e soprattutto a difendere il pallone. Calciatore tecnico, capace di segnare e regalare assist. Un identikit che si sposava/sposa con quello che sta cercando Mourinho.

Se lo godrà invece Italiano che potrà alternarlo con Nzola, anche lui, a inizio giugno, finito nei radar di Trigoria e divenuto poi uno degli obiettivi non raggiunti dalla Roma. Che ora riparte alla caccia degli attaccanti da regalare al suo allenatore. In rosa, con l’infortunio di Abraham (out fino a gennaio), c’è sempre il solo Belotti che arriva da una stagione a dir poco deludente (0 gol in campionato).

Il tempo stringe e la ricerca di giorno in giorno si complica maledettamente. Perché Beltran era diventato, dopo Veliz, finito al Tottenham, e Marcos Leonardo, l’ennesima alternativa ad un obiettivo sfumato. Che ora, e il riferimento è al brasiliano del Santos, torna invece d’attualità. Anche perché il talento verde-oro continua a chiedere di andare via. Ieri ha avuto un lungo colloquio con il tecnico Aguirre che non sembra avergli fatto cambiare idea. E nemmeno la proposta della dirigenza paulista, di raddoppiargli lo stipendio, almeno per ora ha avuto buon esito.

L’arrivo di Beltran non avrebbe comunque cambiato i piani di mercato della Roma. Che accantonata l’idea-Morata, ha intenzione di investire su un attaccante giovane, di prospettiva e su un altro più ‘maturo’, d’esperienza. Secondo profilo che Mourinho aveva individuato in Arnautovic. Il Bologna ha però detto di no alla proposta giallorossa (3 milioni) e nonostante l’intesa con l’austriaco, ora in ballo c’è anche l’Inter che ha superato la Roma nelle preferenze di Marko.

Così da qualche giorno Pinto ha virato su Zapata. Anche con l’Atalanta, però, la distanza è notevole. Come le perplessità sulle condizioni fisiche del colombiano che nelle ultime due stagioni ha saltato per infortunio 27 gare di campionato (38 complessive) per un totale di 231 giorni in infermeria. Riflessioni inevitabili per una squadra chiamata a disputare tre competizioni. Per questo motivo l’idea Beltran poteva essere quella giusta. Di certo, l’ennesimo no ricevuto dalla Roma, non rasserena gli animi. Della tifoseria, sempre più inquieta, e di Mourinho.

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