Corriere dello Sport (J. Aliprandi) – Il patto di non belligeranza potrebbe essere saltato dopo la prestazione da incubo della Roma contro il Como. La tifoseria è rimasta scioccata non solo dal risultato e dalla sconfitta al Sinigaglia, ma soprattutto dall’atteggiamento dei giocatori in campo, totalmente in balia di una squadra neo promossa e che non vinceva una partita da fine settembre.
Le parole di Ranieri hanno alimentato la furia dei romanisti: “Il Como nel secondo tempo aveva più voglia di portare a casa il risultato rispetto a noi“. La verità fa male, malissimo ai giallorossi che hanno dovuto assistere da casa (la trasferta era vietata per i residenti nel Lazio) a una delle peggiori prestazioni della stagione (e ce ne vuole) dopo appena due vittorie contro il peggior Lecce di questi mesi e un Braga che in Serie A molto probabilmente lotterebbe per la salvezza.
“La nostra fiducia è stata tradita, così come il nostro supporto nelle ultime gare“, è stato il messaggio di tantissimi tifosi tra radio e social all’indomani della sconfitta sul lago di Como. Rabbia, frustrazione e paura per una classifica che vede la Roma a soli due punti dal terzultimo posto in classifica.
E adesso? La domanda se la pongono in tanti, aspettando decisioni anche dalla Curva Sud. Perché la tregua potrebbe essere saltata e da domani sera potrebbe ripartire una contestazione alla squadra prima della sfida di Coppa Italia contro la Sampdoria. Una partita da vincere senza se e senza ma, contro una squadra di Serie B, perché altrimenti la risposta della tifoseria potrebbe essere ancora più pesante (ma naturalmente pacifica).