Il Tempo (T. Carmellini) – L’agonia continua. Roma in caduta libera, poco gioco e meno idee esce sconfitta anche da San Siro e piomba al nono posto in classifica a distanza siderale da quella Champions che era e resta l’obiettivo stagionale. Debole in difesa dove gli avversari affondano facile come lama nel burro, e spuntata in avanti soprattutto quando non c’è Dybala. Di fatto senza l’argentino è un’altra squadra e il 3-1 rimediato ieri a San Siro dal Milan è solo la certificazione di una crisi che ha bisogno di un intervento immediato non più rinviabile se si vuole salvare qualcosa di questa stagione.
Terzo ko nelle ultime cinque partite (coppa compresa), due punti conquistati finora contro le prime sei in classifica: è un andamento che dovrebbe far scattare più di un allarme nei piani alti di Trigoria. Mou dalla tribuna per l’ennesima squalifica fa di nuovo scelte obbligate. La Roma gioca, sembra aver voglia di mettere alle spalle la delusione della stracittadina, ma al primo affondo il Milan passa. Per la Roma a tabellino va solo l’intervento di Maignan sul diagonale di Celik: ancora una volta troppo poco per pensare si vincere una partita. Mou cambia nelle ripresa dentro Pellegrini per Mancini non al top con Cristante che scivola al centro della difesa. Non cambia molto e dopo poco più di dieci minuti di gioco il Milan raddoppia: altro buco difensivo, Cristante chiede un fallo ma l’arbitro indica il centro del campo: 2-0.
Sembra finita ma la Roma può rientrare in partita quando Guida gli concede un calcio di rigore giusto per fallo su Pellegrini. Dal dischetto Paredes accorcia e gli ultimi venti minuti di gioco sono all’assalto. Ma è troppo tardi, il Milan tiene e la voglia di riscatto di Pellegrini & Co serve solo ad incassare il terzo gol targato Theo Hernandez: grande scambio in velocità con Giroud, 3-1 e tutti a casa. Finisce così e sabato contro il Verona di nuovo difesa da inventare con Mancini e Cristante squalificati… della serie piove sul bagnato.