di Lorenzo Pompili
Stekelenburg 7: Salva la Roma in almeno due occasioni, soprattutto nel primo tempo sulla punizione di Pirlo. Dà tranquillità e sicurezza al reparto e nelle uscite è veramente impeccabile.
Piris 6,5: Prima da difensore centrale per il paraguaiano e questo ruolo esalta le sue caratteristiche, tanta corsa e grandissima attenzione. In attesa del rientro di Castan, Andreazzoli ha trovato una validissima alternativa.
Burdisso 7: E’ il perno centrale della difesa romanista e organizza tutti i movimenti dei suoi compagni di reparto alla perfezione, posizionando la linea del fuorigioco ottimamente e facendosi trovare al posto giusto al momento giusto.
Marquinhos 7: Tiene sotto controllo prima Vucinic, poi Giovinco e infine Anelka con la personalità del veterano. Chiude ogni spazio e non permette mai ai suoi avversari di rendersi pericoloso.
Torosidis 6: Esordio dal primo minuto in giallorosso per l’estero greco, l’unico acquisto nel mercato di gennaio da parte della società. Nel primo tempo pensa maggiormente a difendere, mentre nella ripresa si propone molto spesso in profondità, arrivando anche ad avere un’occasione da gol servito alla perfezione da Totti, ma viene anticipato da Asamoah.
Pjanic 6,5: Nella prima frazione si evidenziano i problemi di compatibilità con De Rossi. La sua classe sembrava sprecata nella posizione di centrocampista centrale, ma probabilmente c’era solo bisogno di trovare gli equilibri giusti con il compagno. Nella ripresa riesce ad esprimersi meglio e tutta la squadra riesce ad andare ad una velocità maggiore. Dal 68′ Bradley s.v.: Entra per aiutare i compagni a reggere la forza d’urto bianconero.
De Rossi 6: Titolare per due partite di fila dopo un mese, giocando in un centrocampo a quattro può esprimersi al meglio, anche se pure lui nella prima parte del match non riesce a rendere al meglio. Con il passare dei minuti è evidente la sua crescita e con la sua personalità riesce anche a far giocare meglio gli altri.
Marquinho 6: Non sembra avere i tempi perfetti per giocare da esterno sinistro, ma ci mette il solito impegno e la sua dedizione anche in fase difensiva è esemplare. Dall’83’ Balzaretti s.v.: Tiene la palla nei momenti decisivi della partita.
Lamela 6,5: Quando gioca insieme ai suoi compagni è di un’altra categoria, ma purtroppo si ostina troppo a cercare la soluzione personale. E’ però fondamentale nelle ultime battute tenendo alta la squadra prendendo anche qualche calcio di punizione importante.
Osvaldo 7: La sua voglia di rivalsa dopo l’errore di Genova è evidente, ma purtroppo la sorte questa sera non lo aiuta e nelle due occasione in cui si trova vicino al gol prima tira a lato di punta in allungo anticipando Barzagli, poi centra Buffon con un colpo di testa da posizione ravvicinata. I suoi movimenti e l’incessante pressing sembrano far capire che la sua voglia non sia quella lasciare la Roma.
Totti 7,5: Il destro con cui supera Buffon e regala alla Roma la prima gioia del 2013 è stupendo. Gioca tra le linee insieme a Lamela e fa girare la squadra con i suoi passaggi perfetti, trovando sempre la situazione migliore. Dopo un periodo di appannamento fisico sembra tornato in splendida forma. Andreazzoli poi permette allo stadio Olimpico di concedergli la meritata standing ovation a pochi minuti dal termine. Dall’88’ Florenzi s.v.: Abbraccia Totti al momento dell’ingresso in campo e corre per sei minuti.
Andreazzoli 7: Riporta la Roma alla vittoria con la semplicità, mettendo i giocatori giusti nei loro ruoli ideali. I suoi tre esperimenti della serata, poi, si rivelano decisivi: Piris nella difesa a tre; De Rossi e Pjanic come coppia di centrocampo e Totti e Lamela trequartisti potranno essere certamente riproposti in futuro.