Corriere dello Sport (R. Maida) – Alla spicciolata, sono tornati tutti i nazionali. Quindici, per la precisione. Ora si può davvero pensare a Roma-Inter, bivio fondamentale per il campionato della squadra e di conseguenza per Ivan Juric. Con il recupero di Dybala, che giocherà nel 3-4-2-1 dietro a Dovbyk e con Pellegrini specchio tra i trequartisti, i dubbi di formazione sono essenzialmente due. Il primo è in mezzo al campo dove Koné, reduce da una partita molto apprezzata con la nazionale francese, sembra favorito su Pisilli, che è un ottimo cambio da sfruttare nel secondo tempo, per affiancare Cristante.
Ci sarebbe anche l’opzione Le Fée, che piace molto a Juric, ma dopo quasi due mesi di assenza sembra difficile che possa giocare dal primo minuto. È più probabile che parta titolare giovedì prossimo contro la Dinamo Kiev. Ancora niente da fare invece per Paredes, che ormai è pronto a trasferirsi al Boca e non rientra più nei piani della società e dell’allenatore. L’altro ballottaggio è soprattutto tattico: se Angeliño sarà ancora utilizzato come centrale sinistro della difesa a tre, sulla fascia mancina toccherebbe a Zalewski che è rientrato dalla Polonia con la credenziale di un gol decisivo segnato con la sua nazionale; se invece Juric preferisse uno schieramento un po’ più prudente, Angeliño salirebbe sulla fascia a confrontarsi con Dumfries e in difesa entrerebbe uno tra Hermoso e Hummels. Più il primo del secondo, forse, per un fatto di condizione.
Hummels, come ha già annunciato, giocherà titolare in Europa League esordendo finalmente con la Roma. Il sold out intanto sembra annunciato, anche se resta qualche centinaio di biglietti in vendita nei settori più costosi. Ci saranno oltre 4.000 interisti nel settore ospiti, che alzeranno a 65.000 spettatori le presenze all’Olimpico. E l’incasso si aggirerà intorno ai 4 milioni. Confermata però la protesta della Curva Sud, che entrerà dopo il primo quarto d’ora di gioco.
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