Il Tempo (E.Menghi) – Roma formato 4X4. E tutti per uno: una Flo-squadra col vizio della goleada. Il poker calato contro il Torino è una conferma rispetto a quanto visto aldilà del muro, in Europa, e soprattutto un’evoluzione. Tutt’altra storia rispetto all’andata, forse il punto più passo della prima parte di stagione. I granata avevano sfruttato difetti difensivi ora quasi spariti, migliorati senz’altro, e avevano dato una vera lezione ai giallorossi guidati da Belotti e dall’ex Iago Falque. Stavolta nessun dente avvelenato ha potuto «mordere» una Roma più preparata tatticamente ed energica. Il momento positivo aiuta i più spremuti a non lasciarsi prosciugare il fiato. Con la fiducia consolidata anche al di fuori dei confini italiani, sembra che solo la Juve possa impedire a Spalletti di vincere il campionato. La struttura mentale è stata fortificata, l’Europa League non sarà la Champions ma può servire a portare maggiore convinzione ad una squadra che si è «ammalata» a furia di subire umiliazioni dai marziani di origine spagnola o tedesca. La Roma «malata di mente» contro cui Spalletti si ribellava proprio al termine della gara d’andata a Torino è un lontano ricordo. La cura somministrata a Dzeko è sicuramente la più efficace, ogni pallone che tocca diventa oro e da 8 partite consecutive, tra coppe e serie A, non sbaglia un colpo (rigori a parte): 11 le reti realizzate in questo spezzone (record per la storia giallorossa). Diciannove in campionato, come Higuain. E se Spalletti aveva palesato qualche dubbio sulla fame del giocatore, ha avuto la risposta da Edin ieri sera, perché non contento della tripletta rifilata al Villarreal ha prolungato l’effetto magico e ha aperto le porte della vittoria contro il Torino.
L’1-0 arriva al 10′, con la collaborazione dell’ ex compagno di squadra Hart, che i suoi tiri dovrebbe conoscerli bene, invece non riesce ad intercettare un non certo irresistibile destro del bosniaco. L’effetto Coppa d’Africa che aveva debilitato Gervinho e Doumbia due anni fa non ha colpito Salah, che dopo i due assist contro il Crotone ritrova anche il gol, il decimo in stagione per lui: deviazione di testa di Barreca, la palla resta a mezza altezza in area e il romanista col sinistro la piazza all’angolino. Neanche il tempo di esultare che Momo si ritrova sul mancino il pallone e prova una delle sue specialità: il tiro a giro sul secondo palo, fermato solo dal legno. La botta da fuori di Lukic esce di poco e serve l’intervento di Peres su Benassi per evitare la beffa sul duplice fischio dell’intervallo. Cambio degli ex nella ripresa, Iago Falque (abbracciato da Spalletti) e Ljajic vanno in panchina ed entra Iturbe, fischiatissimo e innocuo. Il 3.0 di Paredes al 20′ del secondo tempo, un destro tutta potenza da fuori area, mette al sicuro il risultato e permette al tecnico toscano di non rischiare i diffidati Manolas e Strootman, sostituiti da Vermaelen e Totti. Quando cala l’attenzione, pero, è Maxi Lopez a colpire, trovando Fazio distratto e bucando una retroguardia che da gennaio in poi aveva ceduto solo a Genova. Nainggolan (su assist di Totti) nel recupero cala il poker, il secondo consecutivo in casa dopo quello alla Fiorentina: l‘Olimpico e sempre più fortezza e sono 15 le vittorie di fila. Aspettando ospiti più scomodi come Napoli, Atalanta, Lazio e Juventus (resta a +7), la Flo-Roma si dimostra un gruppo forte con un sistema funzionante, dove chi subentra non fa rimpiangere chi riposa.