Il Tempo (A. Serafini) – Eppur si muove. Sicuramente a piccoli passi, ma con la convinzione che la trattativa tra la Roma e Dzeko stia per imboccare la strada definitiva. In un senso o nell’altro.
Dopo qualche giorno di attesa passato tra la richiesta di un’accelerazione da parte del bosniaco e il lavoro di intermediazione dei giallorossi, ieri Walter Sabatini ha tranquillizzato telefonicamente il ragazzo confermandogli di rimanere l’obiettivo primario del mercato giallorosso. D’altronde i contatti con il Manchester City non si sono mai raffreddati e nonostante la posizione ferrea mantenuta dal club inglese sulla richiesta economica (circa 30 milioni), la Roma ha rilanciato sull’offerta iniziale alzando l’asticella sopra il tetto dei 20 milioni più bonus. La definizione dell’operazione rimane complessa anche a causa dei dettagli economici legati ai diritti d’immagine di Dzeko, aspetto non ancora risolto. L’unica certezza registra al momento soltanto la voglia del ventinovenne di non sedersi in panchina il prossimo 8 agosto, data di esordio del City in Premier League. Una settimana in cui probabilmente si decideranno le sorti della trattativa e dove è già stato fissato un nuovo appuntamento con i Citizens, magari proprio al tavolo dello sceicco Mansour. Di fronte all’accordo raggiunto con la Roma, l’attaccante ha preferito comunque seguire la linea del profilo basso senza aumentare la pressione sulla dirigenza inglese. Almeno per qualche altro giorno.
Nel frattempo si è diffusa ieri dal Brasile la voce di un inserimento giallorosso su Gerson, talento brasiliano del Fluminense promesso sposo però del Barcellona da circa due mesi. Per bruciare la concorrenza i catalani hanno versato 4 milioni circa per garantirsi il diritto d’opzione e il pareggiamento di ogni offerta esterna fino ad una soglia massima di 22 milioni. Il club di Rio de Janeiro ha fissato la base d’asta a 10 milioni, rassegnato all’idea di dover rinunciare molto presto al trequartista diciottenne definito il miglior talento in circolazione in tutto il Sudamerica. E come spesso accade, è già iniziata la disputa dei procuratori (scavalcando quello attuale) per assicurarsi il mandato di vendita del ragazzo. Attraverso la mediazione di agenti esterni in contatto con il papà del giocatore sono arrivate numerose offerte da mezza Europa, tra cui quella della Roma, sempre in prima linea nel monitorare i migliori talenti sparsi in tutto il mondo. Si sussurra addirittura che da Trigoria sia stata avanzata un’offerta superiore ai 14 milioni, pagabili in 2 anni. Formula ovviamente gradita al Fluminense. Considerando lo status da extracomunitario, Gerson dovrebbe però rimanere fermo un anno in patria o essere girato in un altro club satellite prima del trasferimento. La stessa ipotesi avanzata dal Barcellona, che non potrà ufficializzare operazioni in entrata almeno fino a gennaio.
L’attualità però costringe a pensare al resto. Le scelte per il terzino sinistro continuano a girare intorno ai soliti nomi. Il francese Masuaku e in cima alla lista, nonostante la richiesta tropo elevata dell’Olympiacos (superiore ai 10 milioni). Prima di Adriano rimane viva la pista Digne, ormai separato in casa col Psg. Sabatini ha offerto il prestito oneroso con diritto di riscatto. Adesso si tratta.