Corriere dello Sport (L. Scalia) – Il vento del deserto soffia sulla Roma. In entrata, infatti, si registra l’ipotesi di ingaggiare Saud Abdulhamid, terzino destro classe 1999 di proprietà dell’Al-Hilal, la squadra dove giocano Koulibaly, Milinkovic-Savic, Ruben Neves e Neymar. Il nome è spuntato quando si sono intensificati i dialoghi con alcuni intermediari legati al mondo saudita. Abdulhamid fa parte della nazionale allenata da Roberto Mancini e sarebbe il primo arabo a sbarcare in Serie A. Il costo non sembra proibitivo (4 milioni di euro) e l’eventuale acquisto di Abdulhamid – a volte utilizzato da difensore centrale – non esclude l’ingaggio di un altro terzino destro, come per esempio Lorenz Assignon del Rennes, per il quale però non c’è stato ancora un affondo.
Non è da escludere nemmeno la pista Marc Pubill dell’Almeria, ritornato sul mercato dopo le visite mediche fallite con l’Atalanta e le mille polemiche sollevate dal padre. La Roma ha urgenza di sistemare la fascia destra: Karsdorp è fuori rosa, Kristensen non è stato confermato e al momento l’unico giocatore di ruolo risulta Celik se non si considerano i baby Sangaré e Mannini. Un ritorno di fiamma. Il nome di Jeremie Boga è ricomparso prepotentemente in orbita Roma. Quasi inevitabile alla luce dell’incontro andato in scena a Trigoria tra Fali Ramadani, l’agente dell’ivoriano (ma anche di Chiesa e Pubill), e Florent Ghisolfi, dirigente giallorosso che ha come pallino proprio l’ex Sassuolo e Atalanta.
Fu lui a metterlo nel mirino e quindi a portarlo al Nizza un anno fa. Adesso la storia si potrebbe ripetere con un viaggio di rientro in Italia. Boga, infatti, si è rilanciato in Francia chiudendo l’ultima stagione con un bottino di 6 gol e 6 assist. Palla al piede non si discute, ma non è riuscito a imporsi a Bergamo, dove non ha replicato le prestazioni viste con la maglia del Sassuolo di Roberto De Zerbi. Adesso, a ventisette anni, si trova nel pieno della maturità.