Corriere dello Sport (R. Maida) – L’annuncio di mezzanotte, mentre De Rossi ancora parlava in conferenza stampa all’Olimpico, non ha sorpreso nessuno: Florent Ghisolfi aveva convinto i Friedkin qualche settimana fa, in un incontro avvenuto sulla Costa Azzurra. Non si poteva dire prima perché Ghisolfi aveva chiesto di aspettare la fine del campionato francese per comunicare la decisione al Nizza. Ma adesso tutti sanno tutto e la Roma può programmare l’estate di lavoro con il nuovo direttore sportivo, che ha firmato un contratto di tre anni: l’ultimo arrivato dovrà anche formare il suo ufficio scouting, del quale dovrebbe far parte José Fontes, il portoghese arrivato a Trigoria con Mourinho. Nel periodo di transizione, dopo l’addio del connazionale Tiago Pinto, è stato uno dei più attivi nel garantire l’ordinaria amministrazione.
Nelle prossime ore verrà ufficializzato il nuovo incarico. Ghisolfi, classe 1985, è stato abile a costruire una squadra da primi posti in Francia, puntando con decisione su un allenatore giovane: Francesco Farioli. In questo senso confrontarsi con De Rossi, che ha soli due anni in più, gli verrà comodo. Lo ha aiutato una proprietà ricca e solida, il gruppo Ineos che fa capo al ricchissimo inglese Ratcliffe, grazie alla quale ha potuto investire sul mercato. Ma soprattutto Ghisolfi ha dimostrato buon senso nella gestione della politica interna, quando ha saputo contenere i momenti di crisi del Nizza fino a guadagnare la qualificazione all’Europa League all’ultima giornata. Ancora più evidente è stato il suo contributo nella precedente esperienza a nord, nel Lens, dove aveva raggiunto addirittura la Champions contro ogni pronostico. Curiosamente in questo campionato il Nizza gli è arrivato appena avanti.
La competenza in tutti i settori e la leadership naturale sono due elementi che sono piaciuti ai Friedkin. L’altra caratteristica assai gradita è la riservatezza nei rapporti con i media. In una delle rare interviste Ghisolfi ha detto una frase che ne descrive perfettamente il mood: “Non mi piace la luce, mi trovo meglio all’ombra”. Abituato a scrutare i mercati emergenti e i calciatori di prospettive, Ghisolfi ha soprattutto una medaglia sul petto: portare al Lens l’attaccante classe 2000 Openda, nazionale belga che il club ha poi rivenduto al Lipsia per 42 milioni.
Il colpo vincente è stato scoccato poco prima del cambio, nell’estate 2022: poi, nell’ottobre successivo, la chiamata del presidente Rivere a Nizza gli ha offerto un nuovo trampolino di lancio. Lì ha investito tanto sull’ex atalantino Boga, che però non ha reso secondo le previsioni, e sul centravanti nigeriano Moffi, capace in questo campionato di raggiungere la doppia cifra realizzativa (11 gol). Anche alla Roma, come primo compito, dovrà individuare l’attaccante che prenderà il posto di Lukaku.