di Lorenzo Pompili
Stekelenburg 8: Insieme a Totti è il protagonista della serata. Compie tre miracoli che salvano la squadra e alcune parate comunque decisive. Impedisce per due volte in pochi minuti a Bertolacci nel primo tempo e a Kucka nella ripresa di segnare il gol del pareggio.
Piris 6,5: Ingaggia dai primi minuti un duello fisico con Borriello e quasi sempre ne esce vincitore, tranne in occasione del rigore, quando si perde l’attaccante napoletano. Nella ripresa torna a fare il terzino destro, ma gioca meglio da centrale.
Burdisso 5,5: Il meno attento dela difesa questa sera. Stende Borriello in area e procura in calcio di rigore che porta al pareggio rossoblu e poco dopo commette un errore in appoggio a cui rimedia con una scivolata inredibile da Romagnoli.
Romagnoli 7,5: Esordio da sogno dal primo minuto allo stadio Olipmico. Dopo pochi minuti compie il primo intervento e lo stadio gli riserva una bellissima ovazione. Dimostra da subito che la personalità non gli manca affatto e nella ripresa segna il gol decisivo per la vittoria della Roma, coronando una serata che non dimenticherà mai.
Torosidis 6,5: Nel primo tempo si propone benissimo e in continuazione sulla fascia destra, offrendo un’alternativa possibile alla manovra e i suoi compagni premiano spesso i suoi inserimenti. Cala nella ripresa quando deve giocare da terzino sinistro della difesa a 4.
Pjanic 6: Molto falloso, ma prezioso in fase di copertura. Quando è in campo la sua presenza si sente, le sue geometrie sono fondamentali per il gioco romanista. Esce per un infortunio alla caviglia. Dal 39′ Bradley 5,5: Il suo periodo di forma non positivissimo continua e l’americano ancora fatica ad inserirsi, soprattutto se deve sostituire Pjanic, in questo momento in stato di grazia.
De Rossi 6: L’azione personale che si conclude con il fischio di Gervasoni per il calcio di rigore che permette a Totti di segnare il 225esimo gol in serie A è una vera magia. Si riprende le chiavi del centrocampo, anche se oggi si occupa più della fase difensiva, lasciando i compiti di costruzione di gioco a Pjanic. Quando esce il bosniaco cala, palesando le difficoltà di intesa con Bradley.
Balzaretti 5: Il peggiore in campo tra i romanisti, sbaglia quasi tutti i palloni che tocca, soprattutto uno che fa terminare un contropiede 3 contro 3. Esce tra i fischi dei tifosi, esasperati per la pessima stagione del terzino. Dal 56′ Marquinho 5,5: Entra con la fama del giocatore che cambia il match partendo dalla panchina, ma questa volta non riesce nell’impresa. Nervoso, forse per l’esclusione, gioca più di mezz’ora senza influire sulla partita.
Lamela 6: Dopo pochi minuti nel secondo tempo sfiora un gol da favola, saltando nettamente tre giocatori, e solo la deviazione di un difensore gli nega la gioia del gol, ma le sue giocate sono troppo fini a se stesse. Quando riuscirà ad essere maggiormente inserito nel gioco della squadra e cercherà di meno la soluzione personale, la Roma ne gioverà parecchio.
Totti 8,5: E’ la sua serata, c’è poco da aggiungere. Batte praticamete da solo il Genoa con una prestazione sublime segnando il gol che gli permette di raggiungere Nordahl a quota 225 gol in serie A e fornendo gli assist per i gol prima del suo compagno più giovane (Romagnoli), poi di quello più vecchio (Perrotta).
Osvaldo 5,5: Si muove molto, ma lo fa molto male, senza trovare mai la posizione ideale in campo. L’intesa con i compagni non è delle migliori, e al momento della sostituzione si arrabbia con Andreazzoli e va subito negli spogliatoi. Il rapporto con i tifosi in questo momento è pessimo ed è testimoniato dai fischi assordanti che accompagnano la sua uscita dal campo.
Andreazzoli 6,5: Nel primo tempo è evidente il suo 3-2-5 con i due esterni che si trovano in posizione molto avanzata quasi all’altezza degli attaccanti. Nella ripresa cambia modulo più volte e la Roma trova maggiori equilibri con la difesa a 4. Trova la terza vittoria consecutiva e permette ai giallorossi di arrivare a 5 punti dal terzo posto.