Leggo (F. Balzani) – Cascais è un’affascinante località peschereccia sulla splendida costa di Lisbona. Ospita poco più di 200 mila persone. Tra loro mercoledì sera ce ne erano due che non sono passate inosservate: Josè Mourinho e Dan Friedkin. Il presidente, infatti, ha raggiunto col suo aereo privato dalla Svizzera il tecnico che si trova in vacanza.
Un viaggio programmato prima della decisione dell’Uefa di squalificare per 4 turni lo Special One. Friedkin è sbarcato intorno alle 17, ad attenderlo un autista che lo ha portato all’appuntamento con Mourinho. Un incontro che Josè aspettava da mesi.
A cena i due numeri 1 della Roma si sono scambiati idee, strategie e promesse per il futuro. Anche a Friedkin (ripartito subito dopo) non è andata giù la decisione dell’Uefa ed è pronto a dare battaglia legale per il ricorso. Sul tavolo, però, anche le scorie dell’ultima stagione. Mourinho ha chiesto di essere “aiutato” a livello politico in una stagione si presenta ostica dal punto di vista diplomatico. La presenza di un altro dirigente (Boniek?), più forte a livello mediatico di Pinto, è una possibilità.
Si è parlato anche di mercato, quello di luglio dovrà portare innesti importanti a prescindere dai paletti del Fair Play. Tra i possibili arrivi resta forte la candidatura di Morata, a centrocampo su Frattesi è piombato il Milan, piace non poco Baldanzi come vice Dybala. Sfiorato l’argomento rinnovo, per il quale ci si risentirà a fine agosto.
Un incontro positivo con l’obiettivo di riportare la Roma in Champions. Poche ore dopo il post emblematico del preparatore Nuno Santos (fedelissimo di Mou): “Ci vediamo il 10 luglio”. Con tanto di foto di Taylor e della serata di Budapest. Intanto la prima mossa di Mou è rinunciare all’Uefa Football Board. “Non ci sono più le condizioni, comunicate la mia decisione a Ceferin”, ha scritto in una lettera indirizzata a Boban.