Roma, folla a Trigoria. Con Radja e Florenzi da oggi c’è pure Schick

La Gazzetta dello Sport (C.Zucchelli)I nazionali in giro per il mondo, partiti da Trigoria, sono tanti, 12, praticamente una squadra intera. Ma Eusebio Di Francesco può comunque essere soddisfatto perché questa sosta è l’ideale per lui e per la sua Roma per sistemare un po’ di situazioni prima che inizi il primo tour de force della stagione, che vedrà la squadra, da qui a un mese, impegnata in 7 partite, due di Champions e cinque di campionato. Il tecnico, infatti, potrà lavorare sui due infortunati ormai prossimi al rientro Florenzi e Karsdorp, che finora non hanno mai giocato con la squadra; potrà dedicarsi allo spirito, al fisico e ai movimenti di Nainggolan (con l’Inter ormai molto più a suo agio rispetto a Bergamo) e potrà, soprattutto, dedicarsi a Patrik Schick, che ieri è stato onesto: «Mi sento un numero 9, ma posso giocare anche esterno». Far convivere nel migliore dei modi lui e Dzeko – che qualche mese fa diceva come amasse giocare con una punta accanto e avere il miglior Nainggolan a disposizione anche davanti al portiere avversario sarà la vera sfida di Di Francesco, una sfida a cui inizierà a lavorare già da oggi, quando il ceco si allenerà per la prima volta a Trigoria.

ATTACCO – Fisicamente Schick sta bene, ma non giocando da più di due mesi ha bisogno di un po’ di tempo per entrare in forma. Tiratissimo, si è presentato in condizioni ottimali e, soprattutto, ha messo in mostra tanta disponibilità in quello che, sulla carta, sembra un ruolo che non gli appartiene. Di Francesco è però convinto di riuscire a tirare fuori il meglio da questo ragazzo di poche parole e tanti fatti, che ama partire largo a destra e poi accentrarsi per tirare col mancino, e che potrebbe già fare l’esordio venerdì nell’amichevole contro la Chapecoense. Dovrà imparare i movimenti che chiede il tecnico, il quale a sua volta dovrà cucirgli addosso qualcosa su misura, ma tutti a Trigoria sono convinti che il feeling tattico sarà immediato. E, tra l’altro, filtra anche come, con tante partite a disposizione, Schick darà anche a Dzeko la possibilità di riposare e quindi, in alcune occasioni, tornerà ad agire da numero 9, come tanto gli piace.

CENTROCAMPO – Anche a Radja Nainggolan piace, adesso, giocare un po’ più da trequartista e un po’ meno da mezzala, ma il belga ci ha messo poco ad entrare negli schemi di Di Francesco. Contro l’Inter, finché il fisico ha retto, è stato tra i migliori, queste due settimane gli serviranno per scaricare un po’ i lavori pesanti dell’estate, ma anche per lavorare tatticamente a quegli schemi che il tecnico dice, pubblicamente e privatamente, «vanno ripetuti un po’ come a scuola». E Radja, con il professor Di Francesco, lavorerà tanto, visto che De Rossi, Strootman e Pellegrini sono con le rispettive nazionali. Con lui anche Gonalons, uno che ancora deve entrare nelle rotazioni ma che sarà utilissimo perché regista classico e forse già a Genova potrebbe avere un’occasione.

DIFESA – Sicuramente, contro la Samp, sarà convocato Florenzi e, se tutto andrà bene, anche Karsdorp dovrebbe rientrare in gruppo. Alessandro tornerà a giocare contro la Chapecoense 10 mesi dopo il suo infortunio ed è una certezza, l’olandese invece ci spera ma molto dipenderà dagli allenamenti di oggi e domani. Di certo, se non subito, sta per rientrare anche lui a disposizione, e queste due settimane di lavoro, senza partite, potranno aiutarlo di più.

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