L’ex dirigente della Roma, Gian Paolo Montali, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Firenzeviola.it sulla gara di Europa League tra Roma e Fiorentina. Ecco le sue parole:
Le due squadre arrivano all’appuntamento in momenti quasi opposti. Che partita si aspetta?
“Prevedo una gara apertissima. La Roma è una squadra ferita, in una situazione di grande caos. Vedo una scollatura totale tra i tre reparti fondamentali: giocatori, allenatore e soprattutto società. La sensazione è che la mano destra non sappia cosa fa la sinistra e viceversa. La Fiorentina viene invece da un ottimo momento e dalla vittoria col Milan e questo, paradossalmente, può essere un’arma a doppio taglio. I viola sono soliti rilassarsi dopo un risultato positivo e approcciano sempre con un atteggiamento troppo soft alle gare successive. Con uno scenario del genere penso sia impossibile avanzare pronostici”.
Che rapporto ha con Montella? Pensava potesse raggiungere livelli del genere così presto?
“Vincenzo lo considero un amico e ho sempre notato in lui le stigmate del grande allenatore. Proprio per l’ottimo rapporto che ci lega, mi sento di poter dire che ha ancora alcune aree strategiche in cui deve e può migliorare. Il processo di crescita che sta facendo a Firenze è importante, ma Vincenzo è destinato a vincere e ad arrivare a grandi livelli non solo in Italia ma penso anche in Champions. Se tutto ciò avverrà con la Fiorentina sarò il primo ad essere felice, altrimenti sono sicuro che saprà esportare le sue idee anche in un top club. La curiosità e l’intelligenza sono sue peculiarità. Vincenzo è sempre aggiornatissimo e sa veramente tanto di calcio, lo saluto con affetto”.
So che non le piace parlarne ma in passato il suo nome è stato accostato spesso alla Fiorentina, le avrebbe fatto piacere un incarico in società?
“Certo che mi avrebbe fatto piacere, io sono un tifoso della Fiorentina, ma ci tengo a ribadire che non c’è mai stato nessun contatto concreto tra me e i viola. Ho grande stima e rispetto di Andrea Della Valle, come lui ne ha di me, ma oltre ad alcuni complimenti pubblici non c’è stato mai nient’altro”.