Pagine Romaniste – Due gli episodi arbitrali principali, entrambi con giocatori della Fiorentina protagonisti. Il primo è quello che cambia la partita. Giusta l’espulsione per somma di ammonizione di Giua a Dodo. I falli – tutti e due su Zalewski – non lasciano spazio a grandi interpretazioni.
Una visione non perfetta, invece, non ha portato la Roma al dischetto. Il tocco di mano di Ikoné sul cross di Celik è evidente. L’attaccante viola sbaglia in controllo, il pallone viene toccato col braccio sinistro per evitare che vada a Zalewski. Ammissibile che Giua non abbia visto, ma non che non lo abbia notato il Var. La postura, inoltre, avrebbe dovuto far risuonare l’allarme al monitor.
LA MOVIOLA DEI QUTODIANI
Corriere dello Sport (E. Pinna) – Rocchi ha voluto premiarlo, non stava facendo male, dopo anni di prove grigie. Ci ha messo tanto del suo Giua per ripagare la fiducia, ma non tutto è filato liscio. E se è inspiegabile come lui e Bindoni non abbiano visto un angolo chiaro su tiro di Celik, è terrificante l’errore a fine primo tempo: il tocco di braccio di Ikoné è rigore (complimenti vivissimi a Nasca). Il protagonismo sul doppio giallo Kumbulla-Nico Gonzalez è fuoriluogo (mica è Orsato) tirato quello a Smalling. Ok la rete de 2-0.
Cross di Celik, il pallone rimbalza in area vola, Ikoné sbaglia il controllo con il sinistro e, con Zalewski dietro, allarga il braccio sinistro d’istinto sul pallone. Voto: 5,5. Voto Nasca al Var: 4,5.
La Gazzetta dello Sport – Sono giusti i gialli a Dodò, entrambi per due falli ai danni di Zalewski. Nel finale Tahirovic chiede un rigore per un fallo di mano di Igor che non c’è (braccia attaccate al corpo). Per il resto una prova discreta per Giua: fischia molto e, oltre al rosso, tira fuori parecchi gialli tra cui quello a Smalling che non c’è.