Una calma apparente in attesa del giudizio europeo. Il giorno dopo la sfuriata di Garcia e le lamentele “non ufficiali” dei giocatoririguardo metodi di allenamento e scelte tecniche a Trigoria è tornato un po’ di sole. Totti e Pjanic, infatti, sono recuperati e ieri si sono allenati in gruppo durante una seduta incentrata soprattutto sulla tattica (come richiesto dai giocatori e come sollecitato dalla dirigenza). Una buona notizia a poche ore dall’andata dei sedicesimi di finale d’Europa League col Feyenoord di domani in un Olimpico che ha registrato una sola vittoria (peraltro ai supplementari con l’Empoli) negli ultimi 80 giorni e che si presenterà semi-deserto (25 mila i biglietti venduti).
Contro gli olandesi Garcia si gioca forse l’ultimo obiettivo concreto rimasto a disposizione e per questo è intenzionato a schierare la migliore Roma possibile, quella dai piedi buoni. Perché in questo momento per Rudi è più facile affidarsi ai colpi dei singoli. A centrocampo spazio quindi a Pjanic(corteggiato dal Liverpool e tra i primi a nutrire dubbi sulle scelte di Garcia) che ha smaltito l’influenza e dovrà battere un colpo dopo due mesi di apatia. Il bosniaco sarà affiancato da Nainggolan e da uno tra De Rossi e Keita. In attacco il tecnico non ripeterà l’errore di domenica e farà partire Doumbia dalla panchina affidandosi a Totti, Gervinho e Ljajic per ritrovare la via del gol (dimezzata la media di reti fatte negli ultimi due mesi). Un tridente schierato solo 6 volte finora da Garcia: 4 in campionato (3 vittorie e il pareggio di Genova con la Samp) e 2 in Champions (il pari di Mosca e la sconfitta col City). Il trionon gioca insieme dal 1’ da Roma-Inter del 30 novembre 2014. Finì 4-2 per i giallorossi e fu l’ultima vittoria in campionato all’Olimpico oltre che l’ultima prova convincente della squadra di Garcia. C’era anche Pjanic che siglò una doppietta prima dell’eclissi. E c’era Maicon, che due giorni fa si è fatto visitare il ginocchio a Barcellona dal professor Cugat snobbando il folto staff medico giallorosso. Ne avrà almeno per dieci giorni.
Leggo – F. Balzani