Pagine Romaniste (R. Gentili) – La Roma pigia il tasto play. A distanza di quasi un anno, riecheggia la canzone che ha accompagnato la canzone dell’estate. “La Roma sì e il Feye no”. Di nuovo. La Roma va in semifinale di Europa League disputando una gara di cuore, gambe e cervello. Gli olandesi sono sopraffatti 4-1: Spinazzola porta il vantaggio, Dybala con una magia allunga la speranza, coltivata da El Shaarawy e Pellegrini.
Tutti, letteralmente, hanno dato di tutto. Spiccano Pellegrini, presente in ogni gol, la prontezza di Rui Patricio e la certezza El Shaarawy. Accompagna la magia di Dybala, come la caparbietà di Abraham e l’impassibilità di Cristante e Matic.
LE PAGELLE
Rui Patricio 7,5 – Fresco recordman di presenze in Europa League con 66 gettoni, ne inserisce almeno un paio nella macchina che tiene in vita la Roma. Segue bene il cross di Jahanbaksh e si trova sulla traiettoria del tiro di Szymański, l’insidia maggiore. Non può nulla su Paixao.
Mancini 7 – Non perde mai la bussola. Ringhia su Kocku e chiunque passi da quelle parti. Va anche vicino al gol nella ripresa.
Smalling 7 – La partita è vibrante, Chris rimane calmo. Scaccia il tiro di Kocku (28’), destinato in porta. Non riesce a farlo con il dolore all’adduttore. Esce, la Roma crolla. Non un caso. (Dal 77’ Celik 6 – Serve anche lui).
Llorente 6 – Gira ancora la ruota della gerarchia e si prende la titolarità. Con tanti rischi annessi. In fase di costruzione, fa acqua la diga con Spinazzola e Jahanbaksh ci sguazza. (Dal 70’ Ibanez 6,5 – C’è quando serve. Alla traversa dell’andata, allega il palo nel primo tempo di recupero. Regala il poker con una cavalcata delle sue).
Zalewski 6 – Esce quando gli animi sono roventi. Addomestica le fiamme, create anche con affondi mai però portati in termine fino in fondo. Dove invece Hartman arriva troppe volte. (Dal 73’ Dybala 8 – Il nodo era di quelli da sciogliere con un colpo da maestro. Ci pensa Paulo, chi sennò. Fatte le prove, il terzo tentativo è quello buono. La sponda di Pellegrini la accarezza con un guanto bianco, termiando con il tiro sotto l’incrocio)
Cristante 7 – L’attaccante mascherato e bendato. Finché c’è Wijnaldum prende residenza nell’area olandese: lancia minacce, rimaste verbali. Gira i cross di Spinazzola, mai trovando lo specchio della porta. Il contrasto che intraprende in area porta palla a Leo per il vantaggio. Gli viene annullato anche il raddoppio
Matic 7,5 – Cattura palloni, sia che gli arrivino davanti sia che vaganti. Instancabile, si stacca dal match solo nella flebile marcatura su Paixao.
Spinazzola 7,5 – Domenica – da subentrato – aveva servito l’assist per il 3-0 di Abraham, oggi ne confeziona un paio per Cristante. Fa poi da sé. Da un batti e ribatti in area arriva la palla che trasforma nella speranza, con la complicità di quel Jahanbaksh che prima lo aveva impensierito. Permette il cross del pareggio.
Pellegrini 8 – Il rigore dell’andata è alle spalle. Così, proteggendo palla da 4 olandesi, fa germogliare il vantaggio. Costruisce il gol di Dybala con la sponda, trova Abraham nel tris. Vicino anche lui al gol, ad inizio partita e ripresa, lo trova nel secondo tempo supplementare.
Wijnaldum 6 – Sostituisce la Joya, quella che a Gini, ex del match, viene a mancare dopo venti minuti. Avverte fastidio al flessore, entra El Shaarawy. (Dal 20’ El Shaarawy 8 – Serve un po’ per entrare in gara, ma una volta fatto non ne esce. Guadagna tante punizioni, poi la gloria con l’inserimento per il tris. Dal 105’ Kumbulla sv).
Belotti 6 – Ancora niente gol, che prova a regalare a Pellegrini ad inizio partita. Da combattimento per il resto. (Dal 70’ Abraham 7 – Il gol con l’Udinese lo rimette in corsia. Cercando una scossa, fa la sponda per il raddoppio di Cristante, annullato per una sua spinta. La dà alla palla di ElSha per il passaggio in semifinale. L’errore davanti a Bijlow è l’assist per Pellegrini).
Mourinho 9 – Remountada Roma. Condottiero prima, durante e dopo. La Roma è in semifinale di Europa League con una prestazione che più racchiude il percorso dello Special One. La squadra resta in campo, fronteggiando sfortuna – Wijnaldum – e gestendo la rabbia iniziale – vedere Foti – trasformata poi nella spinta per la semifinale.