Elisabetta Bavagnoli, allenatrice della Roma Femminile, è stata intervistata da Sky Calcio Women. Ecco le sue parole:
Ti aspettavi questo avvio di stagione?
Dopo cinque giornate, devo dire che non mi aspettavo questo percorso, anche se è arrivato attraverso tante difficoltà. Devo dire però che questi tre punti contro il Sassuolo sono fondamentali. Abbiamo già affrontato due big del campionato, trovarci a meno uno dal secondo posto è un ottimo risultato.
I prossimi impegni?
Non ci poniamo limiti, sicuramente la partita di ieri ci ha messo di fronte a tante cose belle che abbiamo fatto, ma ci sono anche difficoltà su cui lavorare.
Il cambio di modulo?
Nel calcio femminile, se vogliamo crescere, dobbiamo trovare soluzioni diverse. Il cambio di modulo è dovuto anche alle caratteristiche di alcune calciatrici. Andressa fino ad ora non era al 100%, ora che sta crescendo ho pensato di metterla nella condizione migliore per potersi esprimere. Quello del 4-2-3-1 di ieri (contro il Sassuolo, ndr) era un esperimento, sono contenta per alcune cose, molto arrabbiata per altre.
Nel secondo tempo contro il Sassuolo c’è stato un calo mentale?
Penso che sia stato un calo mentale e mi preoccupa di più rispetto ad un calo fisico. Ci dovrò lavorare tanto con le ragazze, siamo un gruppo unito e tutte devono esserci con la testa, dobbiamo fare un salto di qualità mentale.
Giugliano ha parlato della sofferenza nel secondo tempo, sei d’accordo con la sua analisi?
Non ho parlato ieri dopo la gara con la squadra, sono contenta che Giugliano abbia fatto un’analisi puntuale sulla partita. Quando torneremo tutti insieme parleremo e analizzeremo i problemi. Dobbiamo migliorare da un punto di vista agonistico. Ieri abbiamo avuto occasioni per chiudere la partita, ma non le abbiamo sfruttate, dobbiamo essere più cattive.
Credi nello Scudetto?
In questo momento credo a tutto, perché credo moltissimo nelle mie giocatrici e nella loro voglia di migliorarsi. È mia responsabilità lavorare bene sulla loro testa.
Un giudizio su Girelli?
Parliamo di una grandissima professionista, in forma straordinaria. Per la Nazionale non si può prescindere da lei in questo momento. È sempre stata una calciatrice duttile e intelligente tatticamente, che si adatta al sistema di gioco e tutti la vorrebbero.
Sulla Nazionale?
È giusto analizzare le nostre gare, non si può prescindere dal bel gioco e l’Italia è nella condizione di mostrarlo. Bertolini (CT dell’Italia, ndr) ora sta sperimentando, come giusto che sia.