Manuel Pucciarelli, classe 1991, nativo di Prato, di professione attaccante, è una delle più belle sorprese dell’Empoli di Maurizio Sarri. Alla sua prima stagione in Serie A si è presentato con una rete al Milan.
Che partita sarà quella contro la Roma?
«Una bella sfida tra due squadre alle quali piace giocare a calcio, con pochi lanci e tanto spettacolo».
L’Empoli gioca bene, un’anomalia per quanto riguarda le formazioni che si devono salvare…
«Siamo molto diversi dalle classiche squadre che si chiudono e aspettano, anche perché non sappiamo farlo. Il nostro credo è tenere la palla a terra. Non abbiamo paura: contro la Roma o contro l’ultima in classifica giochiamo sempre nello stesso modo».
In Coppa Italia è stata una partita ricca di polemiche…
«Il rigore è stato un episodio decisivo: rivedendo le immagini per noi non era da assegnare. Comunque ci sta: come sbagliamo noi calciatori, anche gli arbitri possono commettere errori».
Sarri è stato più pesante nelle sue dichiarazioni. Secondo lei gli arbitri hanno un occhio di riguardo per certe squadre?
«Non sono d’accordo col mister, non credo sia così».
Qual è il vostro obiettivo?
«Raggiungere la salvezza prima possibile. Personalmente, da attaccante, segnare tanti gol. Un pensiero alla Nazionale lo faccio: bisogna sempre puntare in alto. Se non ci sperassi, non avrebbe senso giocare».
Per lo scudetto, Roma o Juve?
«Due grandi squadre che lotteranno fino alla fine: la Juventus è leggermente favorita, ma sono sullo stesso livello».
Se potessi togliere un giocatore alla Roma, chi sarebbe?
«Mi verrebbe da dire Totti, essendo da sempre un suo grande tifoso, ma non lo leverei: è sempre uno spettacolo vederlo dal vivo, dentro il campo. Ben pochi al mondo toccano il pallone come lui. Quindi, dico Nainggolan».
Il Messaggero – E. Giulianelli