Il Messaggero (A. Angeloni) – Era primavera, c’era Daniele De Rossi in panchina e la Roma sperava ancora di centrare una piazza Champions: 25 aprile, si giocava a Udine l’ultimo spezzone di gara (18′ 30″), interrotta undici giorni prima per l’incidente a Ndicka. Quella, 0-1, gol di Cristante è stata l’ultima vittoria lontano dall’Olimpico. Sono passati otto mesi e i giallorossi non sono più riusciti a ottenere i tre punti in trasferta.

Al di là di un semplice tabù, una vittoria oggi sul lago di Como significherebbe dare un minimo di continuità ai risultati. Una prova generale di risalita. La Roma ha la possibilità di ottenere, per la prima volta in questa stagione, la terza vittoria di fila.

Il tecnico, che già ha trovato una svolta da un punto di vista del gioco, cerca la sterzata nei risultati: l’obiettivo è arrivare all’ultima dell’anno, a San Siro con il Milan, con un minifilotto di successi, Lecce, Braga, Parma e Sampdoria (in Coppa Italia, all’Olimpico il 18), utile per gli obiettivi e per l’autistima, data in crescita.