La Gazzetta dello Sport (M. Cecchini) – Si riparte da qui. Il tecnico ha difeso il responsabile Rapetti, ma nel mirino c’è il responsabile del recupero infortuni. In ogni caso, molti paiono giocare con la paura addosso e in generale la squadra si muove a livello di intensità non consoni.
Mou aveva cominciato cercando maggiore manovre. Con l’arrivo di Lukaku si è tornati al lancio lungo per l’attaccante che deve andare in profondità oppure far salire la squadra. E se la difesa a tre ormai non dà più garanzie di solidità, il passaggio a 4 pare essere solo la mossa disperazione.
La sensazione è che qualcosa si sia incrinato anche all’interno dello spogliatoio. Ad esempio, alla fine del match di Marassi, il tecnico ha detto che la squadra aveva sbagliato approccio, mentre un quarto d’ora più tardi capitan Pellegrini aveva un parere op posto. È pleonastico sottolineare come Mou abbia mostrato palese nostalgia per Ibanez e tutti i tifosi pensino lo stesso per quella di Matic. Anche con i baby, visto che Zalewski sembra in involuzione e lo stesso Bove stenta a ritrovarsi quando i meccanismi corretti.