Corriere della Sera (G. Piacentini) – È una corsa piena di colpi di scena, quella che porta ad Alvaro Morata. Dopo l’incontro di due giorni fa con il gm della Roma Tiago Pinto, ieri l’agente del calciatore ha visto l’Inter, altra destinazione gradita al centravanti spagnolo. Quello che ad un certo punto della giornata sembrava un sorpasso certo da parte del club nerazzurro, si è rivelato poi un punto in favore della società giallorossa.
L’Inter infatti ha reputato troppo alti i costi dell’operazione – Morata ha una clausola da 20 milioni che scenderebbe a 12 se fosse depositato il rinnovo del contratto firmato un mese fa, allungando la scadenza dal 2024 al 2026 e con lo stipendio ridotto da 9 a 6 milioni – e non ha chiuso con l’Atletico Madrid, fermandosi a 15 milioni dopo aver incassato un gradimento da parte del calciatore.
Questa circostanza dà qualche giorno in più di tempo alla Roma, che dovrà decidere se fare uno sforzo per accontentare José Mourinho, stando però attenta a non compromettere il percorso di sostenibilità che sta portando avanti con l’Uefa per rispettare i paletti del Fair Play Finanziario. Il nodo principale rimane quello dell’ingaggio: Morata vuole 5 milioni netti, poco più di quanto guadagna attualmente Dybala.
In attesa che la situazione si sblocchi, continuano ad arrivare segnali positivi dall’Inghilterra riguardo a Gianluca Scamacca. Segnali tecnici e finanziari: ieri il centravanti ha realizzato il gol decisivo – il suo secondo in questo precampionato – nella vittoria del West Ham contro il Tottenham, certificando un ottimo stato di forma e il superamento dei problemi fisici avuti nella passata stagione. Allo stesso tempo, gli “Hammers” sembrano aver aperto ad una cessione in prestito oneroso, con riscatto condizionato a determinate circostanze (presenze, gol e partecipazione in Champions). Scamacca spinge per tornare e lo ha fatto presente a Trigoria, ovviamente, ma anche alla dirigenza della società inglese.