Corriere della Sera (G. Piacentini) – Prima la conquista della finale di Conference e poi il rinnovo del contratto. Giorni caldi per Henrikh Mkhitaryan, leader giallorosso promosso sul campo da José Mourinho che ne ha fatto uno dei titolari indiscussi della sua squadra (sono 42 le presenze stagionali, 38 dal primo minuto, con 5 reti segnate).
Per questo domani a Leicester – arbitra lo spagnolo Del Cerro Grande, due precedenti con i giallorossi, l’ultimo il 6-2 per il Manchester United nella semifinale di Europa League dello scorso anno – si affiderà soprattutto a lui, che proprio al King Power Stadium ha già vissuto delle giornate di gloria.
La più esaltante nel 2017 con lo United allenato proprio da Mourinho, quando Miki fu protagonista di una bella vittoria per 3-0 dei Red Devils in casa degli allora campioni d’Inghilterra, guidati da Ranieri, con un gol (assist di Chris Smalling) e un assist. In totale Mkhitaryan ha incontrato 7 volte in carriera il Leicester e il suo bilancio è positivo: 4 vittorie, un pareggio e 2 sconfitte.
Sono giorni importanti anche per il rinnovo del suo contratto, in scadenza il 30 giugno. Lo scorso anno il prolungamento è arrivato dopo la fine del contratto, quest’anno Tiago Pinto vorrebbe evitare di arrivare a giugno con la situazione ancora in bilico. La firma dovrebbe essere solamente una formalità, ma finché il rinnovo (biennale) non sarà ufficiale, Mourinho non sarà tranquillo.
Nel frattempo, però, continua a mandarlo in campo. Ci sono pochi dubbi sul fatto che domani Miki sarà titolare, ce ne sono un po’ di più sul ruolo: Mou potrebbe confermarlo in regia al fianco di uno tra Cristante o Sergio Oliveira, con Zaniolo e Pellegrini alle spalle di Abraham, che oggi sarà in conferenza, oppure farlo giocare al posto di Zaniolo, con una mediana più robusta.