La Gazzetta dello Sport (C. Laudisa) – Immaginatevi Silvio Berlusconi e James Pallotta alle prese con un castello di carte. Ogni loro mossa, in ogni momento, può alzare il piano delle certezze come farle crollare in un attimo. Il misero 1-1 dell’Olimpico ha lasciato in bilico i destini di Mihajlovic e Garcia. E se dal ventre berlusconiano filtrano indiscrezioni su un contatto con Marcello Lippi, in contemporanea da Miami arrivano segnali controversi sull’esito del vertice tra il proprietario giallorosso e il suo d.g. Baldissoni. Siamo di fronte a un autentico giallo sull’asse Roma-Milano. Sullo sfondo domina l’incertezza per entrambi, a riprova che le scelte dell’oggi sono chiaramente condizionate dagli interrogativi sul domani.
CONTE PER DUE – È ormai esplicito che i due club preferirebbero chiudere la stagione con il minimo danno per lasciarsi le mani libere nella rincorsa al sì di Antonio Conte per la prossima stagione. Sia ad Arcore sia a Trigoria hanno bisogno di un uomo forte in panchina, anche per supplire ai rispettivi deficit gestionali emersi negli ultimi tempi. Dal suo canto l’attuale c.t. flirta con entrambi, ma non può impegnarsi con nessuno, visto che alle porte c’è la scadenza dell’Europeo. Tanto più che il tecnico leccese potrebbe deludere i suoi spasimanti italiani se gli arrivasse una chiamata dalla Premier League (il Chelsea per esempio). L’attendismo dell’ex tecnico juventino evidentemente condiziona non poco i duellanti di casa nostra. Anche per questo le voci sul patto tra Silvio Berlusconi e Marcello Lippi (solo per una sorta di interregno?) vanno lette anche in prospettiva . All’ex c.t. campione del mondo toccherebbe poi un ruolo da supervisore nell’eventuale gestione contiana? È una questione che ad Arcore e dintorni tengono in grande considerazione, anche per evitare pericolosi equivoci.
CAOS IN SOCIETÀ – Il duopolio tra Adriano Galliani e Lady B scricchiola da sempre, si avverte la necessità di un riequilibrio: anche per ridare smalto a un progetto che è ancora in attesa dei denari (?) di Mister Bee. In queste settimane di tensione Mihajlovic è il più esposto, visto che la sua permanenza è chiaramente legata ai risultati. E nella migliore delle ipotesi sarà il timoniere della barca sino a fine stagione con l’ombra di Conte sempre alle sue spalle. Allo stesso tempo in casa-Roma stanno venendo al pettine tutti i nodi sinora lasciati insoluti da una proprietà che evidentemente paga lo scotto della lontananza. Pallotta tira le orecchie ai suoi collaboratori e loda i preparatori atletici (che sono stati scelti da lui). Intanto la trattativa per un ritorno di Luciano Spalletti entra solo ora nel vivo, proprio perchè l’allenatore di Certaldo chiede garanzie su un contratto a medio termine. Anche lui sente puzza di bruciato con tutte quelle voci sull’onnipresente Conte… La squadra risente di queste incertezze, a prescindere dagli errori della guida francese che soffre anche per quel muro di diffidenza eretto dai tifosi.
E ANCHE SABATINI… – Una frattura pericolosa che coinvolge anche Walter Sabatini: a sorpresa l’uomomercato pigliatutto si trova sul banco degli imputati. Addio certezze, insomma, in una società che pure era partita con grandi ambizioni e investimenti adeguati. Ovviamente la stessa considerazione vale per la creatura di Silvio Berlusconi, impaziente di riportare il suo Milan ai fasti di un tempo. Gli ultimi mesi, però, ci dicono che non basta mettere mano al portafogli per ritrovare d’incanto le antiche virtù. È delicata l’alchimia per dare ad una società un’anima vincente. Soprattutto se la fretta viene dall’interno.