La Repubblica (G. Scarpa) – Nel mirino, per primo, era finito lo scambio tra Roma e Juventus che aveva coinvolto Leonardo Spinazzola e Luca Pellegrini, ora alla Lazio. Adesso l’inchiesta si è allargata. E, da Trigoria a Formello, pesa più di 172 milioni di euro. Dentro c’è di tutto. Campioni e bidoni, calciatori della Nazionale di Roberto Mancini e giovanissimi trattati come pacchi postali.
La prima trattativa finita nel mirino degli investigatori è quella con il Sassuolo. È l’estate 2017 e Gregoire Defrel arriva nella Capitale per circa 20,5 milioni di euro. In Emilia Romagna finiscono l’allora capitano della primavera, Riccardo Marchizza, e Davide Frattesi. Vengono valutati rispettivamente 3 e 5 milioni di euro. Curiosità: ora la Roma vorrebbe riportare il secondo in giallorosso, ma il centrocampista per il Sassuolo adesso vale 30 milioni di euro.
Seconda trattativa sotto la lente, quella che nella stessa finestra di mercato ha portato Bryan Cristante (27,6 milioni di euro) a Roma e in cui è stato inserito Marco Tumminello per una plusvalenza da 4,5 milioni di euro. Il primo è un Nazionale, titolare inamovibile per Mou. Il secondo ora è in serie C, alla lucana Gelbison. Risalta fuori lo scambio tra Spinazzola e Pellegrini: l’esterno giallorosso è stato valutato 29,5 milioni, mentre il terzino nei bilanci pesava 21,1 milioni di euro di plusvalenza. Siamo nell’estate del 2019. La stessa in cui la Roma ha acquistato Marash Kumbulla per 29,5 milioni di euro, inserendo nell’affare con il Verona Mert Cetin, difensore turco che diceva di ispirarsi al galactico Sergio Ramos ed è valso 4,4 milioni di plusvalenza.
Poi c’è la Lazio. Gli scambi con la Salernitana, club ceduto dal presidente Claudio Lotito. Nel mirino ci sono le transazioni che hanno portato sette giocatori dalla Salernitana alla Lazio. Il sospetto della Finanza, anche qui, è che le operazioni siano servite non tanto per migliorare la rosa biancoceleste quanto per sistemare i conti del club campano.