La Repubblica (F.Ferrazza) – La notte della grande sfida tra Roma e Real Madrid è arrivata. E la città dovrà prepararsi fin dalle prime ore del pomeriggio ad ammortizzare gli inevitabili disagi che un’affluenza di quasi 60mila spettatori creerà alla viabilità delle zone vicine all’Olimpico. Già dalle 17, infatti, verrà bloccata al traffico l’area intorno allo stadio, per gestire l’intenso movimento previsto di vetture che dovranno parcheggiare. Tra norme antiterrorismo e normale gestione di un evento di tale portata internazionale (saranno 1500 i sostenitori del Real), le forze dell’ordine mobilitate (circa 600 agenti) dovranno gestire la sicurezza all’esterno, almeno fino al pre-filtraggio, dove verranno utilizzati anche i metal detector. Poi, dai tornelli fino all’interno dei settori, sarà compito degli steward controllare il regolare svolgimento dell’evento sugli spalti. I cancelli verranno aperti alle 18,30, con largo anticipo rispetto al fischio d’inizio della gara, per rendere più agevole l’afflusso verso l’interno dello stadio. Già dalla serata di ieri è stata potenziata la vigilanza nelle aree del centro, nei punti in cui romanisti e spagnoli potrebbero trovarsi a contatto.
Una sfida per giocarsi il raggiungimento dei quarti di finale di una Champions League che la Roma non intende mollare con facilità. Contro quel Cristiano Ronaldo, che fa così tanta paura, nonostante sia criticato dalla stampa spagnola, sarà importante restare concentrati in fase difensiva. Lo sa bene Spalletti, che ritrova De Rossi giusto in tempo per ripiazzarlo lì dietro, sulla linea davanti a Szczesny, baluardo a cui i compagni sono ormai abituati ad aggrapparsi, che magari non starà ancora al massimo dal punto di vista fisico, dopo l’infortunio, ma è uno di quelli che non soffre timori reverenziali. Come non li soffre, per indole, Manolas, anche se la difesa della Roma, in Champions League, ha preso una valanga di gol, ben 16. «È vero, ma una squadra non si difende solamente in 4 o 5, devono difendere tutti– fa la voce grossa il greco- contro il Real dovremo riuscire a non subire reti, per andare lì e passare il turno, o, quantomeno, lottare. Io sono molto fiducioso e darò il massimo per aiutare la mia squadra a portare a casa un risultato positivo». Certo che per un difensore il pensiero di ritrovarsi davanti Ronaldo, Benzema e James Rodriguez non aiuta a passare una vigilia di gara troppo serena. «Sono giocatori forti, ma lo siamo anche noi – non si intimidisce, Manolas – non abbiamo paura di nessuno. Dovremo avere la testa concentrata al 120%, ovvio, ma dobbiamo dimostrare carattere, facendo vedere che possiamo essere alla pari con loro sul campo. Se andremo in campo pensando di valere un terzo di Cristiano Ronaldo, non avremo scampo e, a quel punto, sarebbe meglio proprio non presentarci».
Prima convocazione europea in giallorosso, e gambe che rischiano di tremare, per gli arrivi di gennaio: Zukanovic, Perotti ed El Shaarawy. Anche se, in realtà, vista l’abbondanza ritrovata, potrebbe non giocare nessuno dei tre. Almeno dall’inizio. Chance per Perotti, giocatore che sta aiutando, e non poco, la squadra a ritrovare gli equilibri e che potrebbe insidiare il posto a Salah. Siederà in panchina, Francesco Totti, uno dei grandi protagonisti delle sfide contro il Madrid, che sono state otto in totale (nove con quella di stasera). Il numero dieci, che non era partito per Modena per guai fisici, è comunque uno dei più attesi della sfida, il più riconoscibile a livello internazionale, ma l’intensità della gara lo costringerà a vestire solamente i panni dello spettatore.