Corriere della Sera (L. Valdiserri) – Chiamarlo effetto Mourinho è forse esagerato, ma è un fatto che giovedì sera la Roma è tornata a vincere una partita come non faceva dall’11 aprile (Roma-Bologna 1-0). Non è bastato per rimontare il Manchester United, ma non è stata una partita inutile.
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Ma questo ormai è il passato e la Roma dei Friedkin e di Mourinho guarda già al futuro. Una notizia è che si può attingere a una Primavera sempre affidabile, come hanno dimostrato Darboe e Zalewski, pensando al monte ingaggi senza perdere qualità. Un’altra è la conferma che una squadra vincente parte da un grande portiere, come ha dimostrato giovedì sera De Gea, non a caso il vero sogno del prossimo mercato (in prestito).
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Purtroppo, invece, le prossime partire non serviranno a Mourinho per vedere in azione Zaniolo. L’allenatore portoghese conosce benissimo Nicolò, tanto che la scorsa estate ha cercato di portarlo al Tottenham. Il recupero dopo il secondo grande infortunio richiede la massima cautela, anche perché il giocatore ha dovuto interrompere la rieducazione durante il periodo in cui è stato colpito dal Covid.
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Zaniolo ha infatti rimandato il viaggio in Austria per incontrare di nuovo il Professor Fink. Si vedranno la prossima settimana, con la speranza che arrivi il via libera definitivo per lavorare a pieno regime con la squadra.